Il kernel di Leopard

Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia, poi parzialmente smentita, della indisponibilità dei sorgenti del kernel di Mac OS X per Intel.
John Siracusa, apprezzato editorialista di Arstechnica, ha scritto un bell’articolo ipotizzando le future mosse di Apple in questo campo.

Ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione.

Primo tra tutti, la recente dipartita di Avie Tevanian, capo dello sviluppo di Mac OS, nonchè creatore dell’attuale kernel di Tiger, quel Mach già alla base di NeXTStep. Una delle possibili chiavi di lettura di questo abbandono potrebbe essere proprio la volontà di Apple di mettere da parte Mach per un suo sostituto.

Secondo elemento, l’integrazione con Windows. Senza indugiare nelle estreme (e un po’ bislacche, concedetemelo) esternazioni di John Dvorak, noto giornalista di PC Magazine sempre in prima fila quando si tratta di tirare fango a Cupertino, che vorrebbe Apple abbandonare Mac OS per Windows (!?!); è possibile ipotizzare un supporto, ad un livello piuttosto basso, di un qualche tipo per le applicazioni per l’OS di Redmond. C’è chi parla di API condivise, chi di virtualizzazione, in pratica non si sa esattamente cosa bolle, ma qualcosa bolle.

E ancora, la suddetta indisponibilità dei sorgenti. Necessità di segretezza per grosse novità in arrivo, o, come qualcuno ipotizza, presenza di codice proprietario (cfr. Rosetta) e quindi impossibilità nel rendere il progetto OpenSource?

Come vedete, c’è tanto di cui parlare e tante speculazioni possibili. Ma, come dice Siracusa, c’è troppo fumo in giro perchè non ci sia un arrosto sul fuoco

Non ci resta che aspettare l’imminente WWDC per avere conferme e possibili annunci, magari col botto.

[Fonte: Tevac]

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