PayPal e la pubblicità negativa: Apple fa paura

Per fronteggiare l'avanzata di Apple Pay, una delle soluzioni per PayPal sembra essere l'accordo con Google.
Per fronteggiare l'avanzata di Apple Pay, una delle soluzioni per PayPal sembra essere l'accordo con Google.

Tra le notizie di ieri, abbiamo letto anche quella relativa alla pagina di giornale comprata da PayPal, per mettere in guardia i propri utenti da Apple Pay: il sistema di pagamento dell’azienda di Cupertino si è meritato addirittura la sua prima pubblicità negativa senza neanche essere arrivato sul mercato, visto che lo farà a partire dal mese di ottobre quando le due versioni di iPhone 6 saranno “a regime”.

La verità è abbastanza semplice: quando entra in un nuovo mercato, Apple fa paura, al punto che colossi del proprio settore come PayPal iniziano a sentirsi minacciati. È una situazione alla quale abbiamo assistito più di una volta in passato, ed è sicuramente il modo migliore per misurare il potere reale che Apple ha non solo nei confronti dei propri clienti, ma anche dei potenziali tali.

Ad altri come PayPal, sentendosi con le spalle al muro, non resta che passare al contrattacco come ha fatto la società controllata da eBay: per farlo, ha naturalmente scelto la ferita più recente inflitta ad Apple da The Fappening e dal leak delle foto private delle celebrità prelevate da iCloud. PayPal vuole dunque ricordarci che i nostri soldi sono più importanti dei nostri selfie (dipende da che selfie!), e che essi vanno dunque protetti a dovere: ma Apple ha dimostrato di saperlo ampiamente, anticipando il funzionamento di Apple Pay e del suo token, grazie al quale i numeri delle carte di credito non gireranno più nei pagamenti effettuati tramite il nuovo strumento.

La reazione di PayPal può forse sembrare spropositata, visto che come dicevamo Apple Pay non è neanche arrivato sul mercato, ma sul lungo periodo la società fondata nel 2002 sente sicuramente puzza di bruciato. Un po’ anche a causa della furbata di Apple, che su iPhone 6 restringerà alla sua sola applicazione la possibilità di usare la tecnologia NFC per i pagamenti, lasciando così fuori dai giochi PayPal ed eventuali altri concorrenti intenzionati a fare la stessa cosa sul nuovo smartphone.

Se la scelta di fare la pace con Apple e abbracciare il nuovo Apple Pay è al momento da escludere per la sopravvivenza della stessa PayPal, un’idea potrebbe essere quella di unirsi invece a chi fa concorrenza ad Apple in ambito più globale: chi meglio di Google e del suo sistema Android, di cui l’applicazione mobile di PayPal potrebbe a quel punto diventare lo strumento di pagamento “ufficiale” per fare così concorrenza ad Apple Pay sotto una luce completamente rinnovata, con le spalle coperte da Mountain View.

In passato si era del resto già parlato di una possibile acquisizione di PayPal da parte di Google, insieme a tutta eBay o senza: che Apple Pay abbia dato la spinta definitiva?

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