iPhone bandito dalla Cina: Apple inizia ad avere paura

La querelle giudiziaria tra Qualcomm e Apple inizia a dare i primi frutti simbolici. Nel territorio cinese è stata bandita la vendita di alcuni modelli di iPhone.
La querelle giudiziaria tra Qualcomm e Apple inizia a dare i primi frutti simbolici. Nel territorio cinese è stata bandita la vendita di alcuni modelli di iPhone.

Aggiornamento del 18 dicembre

Le cose per Apple in Cina, se possibile, si mettono pure peggio; alla iniziale baldanzosità, infatti, si è sostituito un cauto pessimismo ma ora è evidente che le cose stanno precipitando. Qualcomm sta tentando di bloccare l’importazione e la vendita anche di iPhone XS e iPhone XR e da Cupertino ammoniscono: il governo cinese “potrebbe subire perdite pesanti in tasse” e per questa ragione “Apple e molte altre società, e il governo stesso rischierebbero danni davvero irreparabili.” Il blocco infatti costerebbe milioni di dollari al giorno ad Apple e avrebbe ripercussioni su consumatori e sulle entrate dello Stato.

Nel frattempo, la mela ha lanciato uno speciale aggiornamento per iPhone specifico per gli utenti cinesi che avrebbe dovuto rimuovere dal software “la funzionalità minore oggetto della contesa sui brevetti.” Ma a quanto pare la mossa non è stata giudicata sufficiente a placare gli animi e disinnescare il blocco; in una dichiarazione, i legali di Qualcomm hanno polemizzato:

“Nonostante gli sforzi di Apple di minimizzare l’importanza dell’ordine e delle sue rivendicazioni per emendare il torto, Apple continua a prendersi gioco del sistema legale violando le ingiunzioni.”

A questo punto, il rischio che iPhone scompaia dal mercato cinese non appare più uno scenario così improbabile.

Lite tra Qualcomm e Apple: iPhone 6 e iPhone X banditi dalla Cina

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La contesa giudiziaria che vede Qualcomm contrapposta ad Apple per un pugno di brevetti inizia a sortire i primi effetti. Con decreto ingiuntivo, un tribunale cinese ha infatti bloccato l’importazione di alcuni modelli di iPhone: iPhone 6s, 6s Plus, 7, 7 Plus, iPhone 8, 8 Plus, e iPhone X. Pare che non sussistano problemi invece per quanto concerne iPhone XS e iPhone XR.

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Stando agli atti della sentenza, il Giudice ha ravvisato la violazione dei brevetti di Qualcomm da parte di Cupertino, il che avrebbe portato ad uno stop temporaneo dei canali di approvvigionamento degli iPhone meno recenti nel paese. Tradotto in soldoni, comprare questo tipo di dispositivi in Cina potrebbe diventare più complicato nel medio e lungo periodo.

Apple afferma che non si registrerà invece nessuno scossone:

Lo sforzo di Qualcomm di bandire i nostri prodotti è solo un’altra mossa disperata di una società le cui pratiche illegali sono sotto il microscopio degli enti regolatori di mezzo mondo. Tutti i modelli di iPhone restano attualmente disponibili per i nostri clienti in Cina. Qualcomm accampa diritti su tre brevetti che non hanno mai indicato prima, incluso uno che è stato già reso nullo. Perseguiremo le nostre opzioni legali attraverso i tribunali.

Pare infatti che le tecnologie oggetto del contendere siano state epurate da iOS 12; dunque, qualunque dispositivo aggiornato a questa versione dell’os dovrebbe risultare immune alla sentenza.
Ma l’aspetto più interessante, forse, è che questa piccola vittoria non ha nulla a che vedere con la battaglia legale sui modem wireless di iPhone, cioè sui chip che consentono a questi ultimi di connettersi alle reti mobili. Lì invece la situazione è tutt’altro che definitiva, e potrebbe avere ripercussioni molto importanti c.

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