Ed il capitano Cook partì all'arrembaggio...

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C’è da dire che come prima uscita da “reggente”, la performance di Tim Cook alla presentazione dei risultati fiscali non è proprio passata inosservata!

Sarà l’impressione suscitata dal vedere, per la prima volta dopo tanti anni, una Apple rappresentata da altri che Steve Jobs, sarà per la apparente incongruenza tra l’aspetto dimesso del COO e le sue parole fin troppo eloquenti, ma resta l’impressione che “The Captain” (nick che alcuni blogger americani gli hanno già affibbiato, a dire il vero senza troppa fantasia) abbia fatto breccia nei cuori tanto degli investitori quanto degli utenti.

Preciso almeno quanto Jobs nell’illustrazione delle vendite dell’ultimo trimestre, Cook ha rassicurato gli azionisti esponendo in maniera molto più chiara di quanto sia mai capitato prima la strategia dell’azienda per i prossimi mesi.
Alcuni non credevano alle proprie orecchie, sentendo un rappresentante di Cupertino dire: “questo sicuramente non lo faremo, a quest’altro ci stiamo pensando“.

L’entusiasmo, poi, si è trasformato in visibilio, quando Cook ha dichiarato in modo fermo che Apple ha intenzione di proteggere la proprietà intellettuale dei suoi prodotti: non ha fatto nomi, il capitano, ma tutti hanno pensato unanimemente alla stessa azienda.

Palm, la società che ha inventato il Treo, infatti, sta lanciando sul mercato un nuovo smartphone evoluto (Palm Pre), che mostra parecchi punti di convergenza con il melafonino. Pochi hanno pensato ad una somiglianza casuale, visto che l’azienda, recentemente rifondata, vede un considerevole numero di manager ex-Apple nei posti chiave.

Per questo la minaccia di Cook è stata presa molto seriamente, tanto da creare vero e proprio panico tra gli investitori dell’azienda di Sunnyvale: il titolo azionario è crollato, cedendo oltre il 7%.

Amore a prima vista, dunque, quello tra Tim Cook e il mondo della mela: Steve Jobs rimane una figura insostituibile, per immagine, carisma e popolarità, ma molti cominciano a pensare che Apple potrebbe trarre beneficio dal ruolo di un uomo come Cook.

Il bello è che la salute di Jobs qui non c’entra nulla: nessuno crede ad una Apple davvero senza Jobs, ma molti cominciano a pensare che una Apple con Jobs E Cook possa essere una mela ancora più forte e competitiva.

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