Sting: "Le app sono i CD del futuro"

Intervistato dai colleghi di

in concomitanza con la pubblicazione su

di un’applicazione proposta gratuitamente a tutti gli utenti di iPad per celebrare i 25 anni della sua carriera da solista con una ricca restrospettiva sui suoi lavori passati, il poliedrico cantautore, attivista, attore e filantropo inglese Sting si è lasciato andare ad una serie di interessanti considerazioni sul futuro della musica e sui formati che, per l’obsolescenza ormai acclarata del CD, verranno adottati dalle major e dagli artisti indipendenti per pubblicizzare e diffondere i propri lavori artistici:

“Quello delle app è il nuovo formato del momento e penso che lo sarà anche in futuro, anche se allo stato attuale è difficile sapere con certezza se sarà davvero questo il nuovo modello che verrà adottato stabilmente dagli artisti e dall’industria musicale nei prossimi anni. Le persone non comprano più i CD e per questo gli artisti smettono di crearli, si è alla perenne ricerca di nuovi modi per avvicinare gli appassionati e il modello delle app si avvia ad essere quello favorito.”

Esploso a livello mondiale grazie ad Apple, il fenomeno delle applicazioni si avvia perciò a rivoluzionare completamente il modello di business musicale legato fino ad ora quasi esclusivamente sulla vendita di CD? Come scrisse il grande Sting, quindi, non ci resta che pensare al nuovo giorno (

) per sapere come andranno le cose: nel frattempo, godetevi le immagini dell’app

pubblicata di fresco su App Store (non costa nulla e pesa solo poche centinaia di MB… ad essere maligni, proprio come i CD pirata che hanno contribuito a stendere l’industria musicale 😀 !).