I segreti del rivestimento oleofobico del nuovo iPhone 3GS


Interessante post dalle parti di Gizmodo, che ci racconta qualche curiosità in più sulle caratteristiche dei nuovi schermi usati da Apple su iPhone 3GS..

Si inizia con una breva introduzione etimologica con cui Bill Nye the Science Guy, esperto di scienza guest blogger di Gizmodo, potrà anche stupire i lettori americani, ma non certo noi italiani, soprattutto se facciamo il liceo classico e ci troviamo sotto esami di stato. In ogni caso “oleofobico” deriva da due parole greche antiche, che prese insieme significano più o meno: “che teme l’olio”. Anche se, in questo caso, la sola paura non sarebbe bastata di certo ai tester di Cupertino, se la pellicola in questione non potesse anche effettivamente respingere le molecole di grasso che colano in estate (stagione del lancio) dai palmi sudati dei fortunati proprietari di iPhone 3GS.

In buona sostanza, tutta la superficie in vetro del monitor è ricoperta da una speciale polimero che respinge in particolare il tipo di grasso che cola dalle mani degli umani. Il bello è che il polimero è un composto organico, a base di carbonio, mentre il vetro è inorganico, basato com’è sul silicio. Per fare in modo che i due aderiscano alla perfezione, c’è bisogno di un terzo composto, fatto di silicone e alcani. La cosa, a quanto pare, ha richiesto più studio di quanto non immaginassimo.

Da par mio, ignorante in chimica, come sono, trovo comunque molto soddisfacente il risultato, e lasciare le molecole fare il loro sporco lavoro.

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