A cosa serve Apple Watch? Ecco cosa ci fanno gli utenti

A cosa serve Apple Watch? Ecco gli usi più comuni, e indovinate un po'? Al primo posto c'è controllare i messaggi e rifiutare chiamate.
A cosa serve Apple Watch? Ecco gli usi più comuni, e indovinate un po'? Al primo posto c'è controllare i messaggi e rifiutare chiamate.

Perché le persone comprano Apple Watch? Quali sono gli usi più diffusi e le aspettative dell’utenza? Purtroppo non esistono molti studi a riguardo, ma ce n’è uno di qualche anno fa, stilato da Creative Strategies, che risponde proprio a questa domanda.

Altro che controllare l’ora o la domotica: come iPhone oramai serve a tutto tranne che a telefonare, Apple Watch viene principalmente utilizzato per tutt’altra faccende, non apparentemente collegate. Queste almeno sono le conclusioni a cui si arriva scorrendo la lista degli usi principali di Apple Watch.

Fatto 100 il paniere di tutti gli usi principali degli utenti, qui di seguito trovate la classifica dei comportamenti più diffusi. Come dire, non chiedetevi cosa potrebbe fare Apple Watch per voi; domandatevi piuttosto cosa fa ogni giorno per milioni di persone nel mondo:

  • Controllare messaggi
  • Rifiutare una chiamata
  • Controllare le attività quotidiane
  • Tracciare l’allenamento
  • Controllare il battito cardiaco
  • Guardare una complicazione di un’app di terze parti
  • Usare un’app di terze parti che non sia di fitness
  • Controllare le notifiche delle mail
  • Impostare un promemoria
  • Rispondere a una chiamata telefonica
  • Cambiare quadrante
  • Cambiare cinturino
  • Usare Apple Watch per ritrovare iPhone
  • Usare Siri per inviare messaggi
  • Controllare le notifiche dei social network
  • Ottenere indicazioni stradali
  • Usare Apple Watch in abbinamento ad AirPods
  • Scrivere col dito messaggi di risposta
  • Controllare la domotica
  • Usare app di terze parti per il fitness
  • Fare la doccia con Apple Watch
  • Usare Siri per avviare una chiamata voce
  • Nuotare con Apple Watch

Curiosamente, Siri compare solo in fondo alla classifica, segno che non è poi tanto intelligente o utile nella quotidianità (in effetti, chi scrive la usa solo per domotica e promemoria); ed è altrettanto interessante sottolineare come le app di terze parti vengano trascurate in confronto a quelle native: un segno dello stato di abbandono di questo dispositivo da parte degli sviluppatori di terze parti.

Considerate che la lista risale al 2018, e dunque è molto probabile che ora Apple Pay sia molto più diffuso e usato anche nel nostro paese. Inoltre, mancano feature evolute tipo l’ECG in mobilità, anche se sospettiamo che non sia qualcosa che gli utenti fanno 10 volte al giorno.

Dunque, tornando alla domanda iniziale: a cosa serve questo benedetto orologio? La risposta è presto detta: Apple Watch è un fitness tracker, con complicazioni personalizzabili per controllare notifiche e informazioni al volo, per rifiutare conversazioni che non ci interessa intavolare e per gestire luci e interruttori a casa. Vale quindi i 350€ di esborso? Al lettore l’ultima parola.

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