Chip A8, Samsung non riesce a soddisfare le commesse di Apple

Una delle ragioni per cui Apple è passata armi e bagagli a TSMC non è soltanto la guerra con Samsung. È anche per l'inadeguatezza di quest'ultima.
Una delle ragioni per cui Apple è passata armi e bagagli a TSMC non è soltanto la guerra con Samsung. È anche per l'inadeguatezza di quest'ultima.

Apple sta per sganciarsi definitivamente dalla rivale Samsung, almeno per quanto riguarda l’approvvigionamento dei chip A8, quelli che alimenteranno le future versioni di iPhone e iPad. La società sudcoreana, infatti, non è in grado di rispettare le commesse e garantire la quantità di processori necessaria a Cupertino.

A giugno dell’anno scorso, il Wall Street Journal spiegava che la produzione degli A8 sarebbe cominciata a inizio 2014, distribuita in questo modo: 70% del carico di lavoro a Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC), e il resto a Samsung. Senonché, scrive TechNews Taiwan (qui la traduzione automatica di Google), alcuni problemi tecnici nelle fonderie hanno reso impossibile soddisfare le richieste coi tempi e la qualità desiderata, e per questo motivo Samsung è stata fuori.

Questo drastico cambiamento, tuttavia, non avrà ripercussioni sulle commesse relative al chip A9 con tecnologia a 14nm, atteso per il 2015; in quest’ultimo caso, a Samsung è demandato non non meno del 40% dell’intera produzione. Occorrerà tuttavia valutare se sarà capace di tenere il passo; ed ecco perché, almeno in una fase iniziale, pare che Apple si contenterà della variante meno efficiente a 16nm di TSMC, per poi passare ai 14nm di Samsung non appena gli impianti saranno pronti a farsene carico.

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