Ricarica Senza Fili di iPhone 8: Apple conferma l'adesione al WPC

Apple si è tradita: ora figura nella pagina ufficiale degli aderenti al Wireless Power Consortium, il consorzio per lo standard di ricarica senza fili. Il che svela in anteprima una feature di iPhone 8.
Apple si è tradita: ora figura nella pagina ufficiale degli aderenti al Wireless Power Consortium, il consorzio per lo standard di ricarica senza fili. Il che svela in anteprima una feature di iPhone 8.


Aggiornamento del 14 febbraio 2017

È ufficiale. Apple ha confermato l’adesione al Wireless Power Consortium per “contribuire allo sviluppo degli standard di ricarica wireless del futuro.” In una nota rilasciata alla stampa, un portavoce di Cupertino ha dichiarato:

Apple è un membro attivo delle organizzazioni di sviluppo di molti standard, sia come leader che come contributore. Apple si unisce al Wireless Power Consortium per essere in grado di partecipare e contribuire con idee allo sviluppo aperto e collaborativo degli standard futuri della ricarica wireless. Non vediamo l’ora di lavorare assieme al WPC e agli altri membri.

Peccato però che la tecnologia di ricarica senza fili in arrivo su iPhone 8 non sarà così standard come avrebbero sperato gli utenti; gli analisti, infatti, si attendono un prodotto incompatibile con gli accessori e i caricabatterie concorrenti. Ne parlavamo qui di seguito.

Apple entra alla chetichella nel Wireless Power Consortium

Aggiornamento delle 15.00, 13 febbraio 2017

Apple si è tradita: ora figura nella pagina ufficiale degli aderenti al Wireless Power Consortium, il consorzio per lo standard di ricarica senza fili. Il che svela in anteprima una feature di iPhone 8 (e una fregatura).

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Basta scorrere la lista dei membri del consorzio per trovare “Apple Inc.” Dunque è confermato: la prossima generazione di iPhone sarà dotata di un sistema di ricarica a induzione come quello dei Samsung e LG, e non la fantascientifica tecnologia di ricarica a distanza senza tappetini. A quanto pare, spiega IHS Technology, Apple ha atteso fino all’ultimo che fosse pronta, ma ora è stata costretta a inseguire la concorrenza; “è qualcosa che Apple non poteva più ignorare. I dati dei sondaggi di IHS Technology rivelano che il 90% dei consumatori desidera la ricarica wireless sul loro prossimo dispositivo.”

Nonostante un’adesione formale al Wireless Power Consortium, tuttavia, Apple non adotterà lo standard di mercato, vale a dire Qi, ma una versione lievemente modificata; dunque, non potrete usare caricabatterie della concorrenza per iPhone 8, e il caricabatterie Apple non funzionerà con i dispositivi dei competitor. Esattamente quel che è accaduto con Apple Watch: se volete un dock magnetico per l’orologio di Cupertino, vi toccherà sborsare 89€ contro i 10-30€ dei prodotti concorrenti e basati quasi sullo stesso protocollo. La solita tassa Apple.

iPhone 8, caricabatterie wireless e adattatore cuffie non inclusi

Nonostante il costo stratosferico, iPhone 8 non includerà nella confezione né il caricabatterie wireless, né l’adattatore jack cuffie. Anzi, non ci sarà neppure il cavo USB-C.

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Sembrava assodato oramai che tutti i modelli della prossima generazione di iPhone avrebbero ereditato le funzionalità di ricarica wireless. Quel che non sospettavamo è che, per questa feature, occorrerà sborsare qualche altro centinaio di Euro: pare infatti che il caricabatterie senza fili non verrà incluso nella confezione.

Questa almeno è l’indiscrezione pubblicata dall’affidabile Mac Otakara, dopo mesi di rumors di segno opposto. Nella scatola, gli utenti non troveranno più neppure l’adattatore jack cuffie, né potranno sperare di trovare un cavo USB-C, che sarà venduto separatamente come al solito, nonostante rappresenti il nuovo standard di connessione dei Mac.

La scelta sorprende ma non più di tanto: alla fin fine, stiamo parlando di Apple, e siamo abituati al loro minimalismo un filo micragnoso. Ma ha senso infilare una feature su un dispositivo da 1.200-1.300€ e poi aspettarsi che la gente spenda altri 150-250€ per un accessorio che consenta di utilizzarla? Senza contare che non si tratta della rivoluzionaria tecnologia di ricarica a distanza di cui si vocifera da mesi: parliamo del banale ricarica a induzione, quella che Phil Schiller aveva liquidato come “poco pratica” in un mondo popolato di prese USB anche su aerei e in automobile. Opinioni?

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