I carrier europei temono iPad


Se da una parte i gestori telefonici europei non possono permettersi di perdere il treno iPad, non foss’altro che per motivi di immagine e per mantenere buoni rapporti con Apple, dall’altra temono di essere messi all’angolo come semplici rivenditori di connettività.

Quando, nel 2007, i gestori si accalcavano letteralmente alle porte di Cupertino per strappare un esclusiva su iPhone, le trattative risultavano pesantemente sbilanciate verso Apple, con inusuali concessioni su tutte le limitazioni imposte dalla mela, comprese quelle sulla pubblicità e sulla condivisione dei profitti derivanti dagli abbonamenti. Ora, però, pare che i carrier ci vogliano andare coi piedi di piombo:


Per gli operatori, l’opportunità di business con iPad è semplicemente meno attraente di quella offerta dall’iPhone o da qualunque altro smartphone poiché non guadagneranno nulla dalle chiamate o dai messaggi SMS, sostengono gli analisti e i responsabili rimasti anonimi a causa degli accordi di non divulgazione presi con Apple.


E considerazioni simili le esprime anche Virginie Lazes, analista per Bryan Garnier:


Gli operatori sono disincantati da Apple. Si lamentano di essere costretti a costruire e investire nel network e nonostante ciò non vedono l’ombra di un quattrino dal piatto ricco dei servizi mobili.

Insomma, oramai i gestori telefonici sono messi tra incudine e martello. Da una parte infatti c’è Apple col suo controllo verticale minuzioso, con il mercato delle applicazioni e dei servizi saldamente in pugno, e dall’altra frotte di utenti che non vedono l’ora di mettere le mani sull’iPad non appena sarà disponibile. E tra tutti, quelli messi peggio sono proprio i carrier europei, costretti da leggi tra le più severe nella tutela dei consumatori, e che spesso non possono neppure legarsi ad Apple con contratti di esclusiva come, invece, avviene negli USA con AT&T.

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