Snow Leopard: perché solo 29 dollari? David Pogue si interroga


Questo post è la traduzione italiana di un articolo di David Pogue, columnist del New York Times. Nell’articolo che segue, l’autore studia le motivazioni che hanno spinto Apple ad offrire il suo nuovo sistema operativo ad un prezzo insolitamente basso. Buona lettura.

Lunedì scorso, Apple ha annunciato e mostrato al mondo tutte le ultime novità che presto popoleranno il mercato: la nuova famiglia di portatili, un nuovo iPhone, le nuove applicazioni per iPhone ed il suo nuovo sistema operativo Mac OS X 10.6 “Snow Leopard”. Tanta roba, sicuramente. Ma per me, una delle rivelazioni più curiose è stata un particolare dato: 29.

Mi riferisco ai dollari, ed è quanto Apple intende far pagare agli attuali possessori di Leopard per l’aggiornamento a Snow Leopard, quando questo sarà in vendita a settembre prossimo. Sono solo 9, piuttosto che i 30 che l’azienda fa tradizionalmente pagare per le nuove versioni di Mac OS X.

Apple vende milioni di copie di Mac OS X. Quindi perché dovrebbe rinunciare a così tanti soldi? Ci sono due ragioni ufficiali, una ragione semi-ufficiale ed una che potrebbe essere la ragione reale.

Ragione ufficiale 1: Snow Leopard non è mai stato pensato per essere un enorme upgrade. Sin dall’inizio, era stato pensato come una ottimizzazione del già esistente Mac OS X: più pulito, veloce, leggero, più raffinato.

Io penso sia un obiettivo eccezionale; chi può sopportare “200 nuove caratteristiche” ogni volta?

Inoltre, pensate un attimo al vostro attuale computer o telefono. Cosa, veramente, preferireste: più funzionalità, o più velocità ed affidabilità?

Microsoft sta essenzialmente seguendo la stessa linea con il suo nuovo Windows 7. E’ fondamentalmente “Windows Vista, rifinito.” Perfino le versioni beta di Windows 7 sono migliori di Vista. Non è nemmeno più divertente.

Festeggiate questa moda, gente. Non durerà a lungo!

Ed infatti, Snow Leopard è realmente più veloce e ridotto. Si, ridotto: Il sistema operativo occupa la metà dello spazio su disco della precedente versione, facendovi risparmiare la bellezza di 6 gigabyte. E’ la prima volta nella storia degli aggiornamenti per sistemi operativi.

Apple dichiara anche che ogni cosa sarà più veloce: l’installazione di Snow Leopard sarà più rapida del 45%, lo spegnimento del 75%, l’attivazione (dopo stand-by) del 50%, l’accesso a reti Wi-Fi del 55%, e così via. (Queste sono tutte misurazioni di Apple, e sono tutte indicate con un “fino a”, ma i miglioramenti sembrano evidenti).

La verità, tuttavia, è che i programmatori Apple non potrebbero rimanere indifferenti e lasciare le loro idee sul tavolo; un buon numero di nuove caratteristiche, infatti, è stato introdotto in Snow Leopard. Ora potete editare filmati direttamente dal desktop (senza dover spendere 0 per QuickTime Pro, come prima), dopo uploadarli direttamente su YouTube o MobileMe. Le video conferenze richiedono solo un terzo della banda rispetto a prima, quindi anche gli utenti DSL potranno utilizzarla (notare che gli utenti DSL negli Stati Uniti sono considerati meno fortunati, vista la minore velocità di connessione riespetto a quelli che utilizzano il cavo). Puoi copiare una singola colonna di testo da un file PDF senza includere le colonne di fianco. E via dicendo.

Basta così per la Ragione #1.

Ragione ufficiale numero 2 è qualcosa del tipo, “Beh, volevamo che Mac OS X fosse accessibile, in modo da portare tutto ciò di buono che ha a quanta più gente possibile.”

Beh, sicuro, ma non avreste voluto portare anche le ALTRE versioni di Mac OS X a quante più persone possibili?

Basta così per la Ragione #2.

Quando messo sotto pressione, un product manager di Apple ha ammesso che avrebbe potuto esserci una terza ragione che giustifichi il prezzo: “Beh, volevamo mettere un po’ sotto pressione i nostri amici del Nord.”

Che sarebbero quelli di Microsoft.

Non sono sicuro di che tipo di pressione Apple possa mettere su Windows 7 a questo punto; visto che i piani di Microsoft sono scolpiti nella roccia, poiché Windows 7 verrà commercializzato in Ottobre. E Microsoft ha anche deciso, ancora un volta, di proseguire i suoi disastrosi e confusi piani di vendita di Windows in cinque o più differenti versioni, ognuna con caratteristiche diverse (sigh). Dal momento che il core business di Microsoft sono le società, che comprano Windows a bancali, la manovra sui prezzi di Apple deve essere sembrata un moscerino.

Ma c’è una possibile ragione finale che giustificherebbe i 9 di Snow Leopard: l’effetto App Store.

Quando gli sviluppatori scrivono applicazioni per iPhone, Apple li incoraggia a fissare un prezzo che è prossimo alla gratuità, oppure ad . Come risultato, la stragrande maggioranza dei programmi su App Store godono dell’impulso all’acquisto. Nessuno batte ciglio per ; è meno di una bibita, ed è qualcosa che sarà nostro per un lungo periodo. Il prezzo, virtualmente, non è affatto una barriera.

C’è una bella differenza con qualsiasi altro tipo di software. Perfino gli shareware solitamente partono da 0. C’è una grande differenza psicologica tra e 0.

La teoria dell’effetto App Store funziona così: se tagli il prezzo del software a metà, vendi molto più del doppio delle copie. Se lo tagli di un decimo, vendi molto più di 10 volte la medesima quantità. E così via.

E’ leggermente contro intuitivo, ma questo principio è stato ampiamente ripagato ben al di là della nostra più fervida immaginazione. I numeri sono sbalorditivi: come avrete probabilmente già sentito, i clienti di iPhone/iPod Touch hanno scaricato più di 1 miliardo di applicazioni in meno di nove mesi. Alcuni sviluppatori iPhone sono diventati milionari in pochi mesi – si, vendendo software da – a causa di questa pazza teoria matematica. 0 suonano di più di , ma 1,000 persone in più comprano ad .

Non riesco a non chiedermi se Apple, sotto sotto, non abbia in mente l’effetto App Store con Snow Leopard. Se la precedente versione di Mac OS X è stata venduta a 30, Apple avrebbe bisogno di vendere Snow Leopard in quantità 5 volte superiori per eguagliare i guadagni passati.

L’Effetto App Store asserisce: Oh, baby, è un gioco da ragazzi!

[Grazie a Cirano per la preziosa segnalazione]

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