Apple dice addio a Samsung per le batterie di Mac e iPad

Apple dice addio a Samsung per la produzione di batterie destinate a Mac ed iPad. Se il rumor verrà confermato, vorrebbe dire che un altro pezzetto di cordone ombelicale è stato appena reciso.
Apple dice addio a Samsung per la produzione di batterie destinate a Mac ed iPad. Se il rumor verrà confermato, vorrebbe dire che un altro pezzetto di cordone ombelicale è stato appena reciso.

Visti i pessimi rapporti intrattenuti, pare che Apple abbia deciso di recidere un altro pezzetto di cordone ombelicale con la rivale Samsung. Stando ai rumors, infatti, Cupertino ha appena rinunciato al rinnovo del contratto per la fornitura di batterie destinate alle linee MacBook e iPad; la commessa passa a Amperex Technology Limited e Tianjin Lishen Battery, due società cinesi.

La notizia, piuttosto asciutta nella forma, è stata diramata da BrightWire ma non è ancora confermata:

Le fonti affermano che Apple sta spostando gli ordini delle batterie per iPad e MacBook ai produttori cinesi Amperex Technology Limited (ATL) and Tianjin Lishen Battery, poiché il produttore originale Samsung SDI ha cessato di rifornire Apple.
Fonte: Yicai è la sezione delle news online di China Business News, un gruppo media economico e finanziario con sede a Shanghai.

Lo abbiamo detto svariate volte: Samsung è troppo importante perché Apple possa tagliare i ponti come desiderato, e lo stesso vale al contrario. Tant’è che la società sudcoreana, tra un contratto di fornitura e una denuncia per violazione di brevetto, è costretta a fare buon viso a cattivo gioco per tenersi buona Apple fintanto che dura.

Già, perché nel frattempo la mela sta tentando spudoratamente di smarcarsi dall’avversaria con tutte le carte a sua disposizione. Prendiamo ad esempio gli investimenti milionari indiretti fatti in Sharp oppure l’offerta fatta a TSMC per ottenere l’esclusiva sulla sua intera produzione annuale; sono tutti sforzi votati al medesimo fine: vale a dire, il disarcionamento commerciale di Samsung.

Tempo addietro si era perfino sparsa la voce che Samsung avesse aumentato del 20% i prezzi dei chip A6 e A6X e che avesse perduto la commessa sui display per la mela; entrambe le indiscrezioni, tuttavia, sono state smentite ufficialmente poco dopo. Di sicuro, Tim Cook desidera fortemente che il design delle CPU mobili sia creato internamente, e allo scopo ha perfino strappato ingegneri chiave alla concorrente, così da relegarla al più modesto ruolo della produzione industriale dei chip. Ciò permetterà generosi risparmi in proprietà intellettuale per il futuro, e soprattutto consentirà di tenere sotto controllo la fughe di notizie. Un bel cambiamento, non c’è che dire, ma siamo ancora ben lontani dal giorno in cui Apple potrà scaricare del tutto Samsung: è un lusso che non si può ancora permettere.

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