Secure Video HomeKit, spazio iCloud "gratis" solo per i piani a pagamento

Era troppo bello per essere vero. Apple regala lo spazio su iCloud per le telecamere HomeKit; ma tale feature richiederà comunque un costoso abbonamento.
Era troppo bello per essere vero. Apple regala lo spazio su iCloud per le telecamere HomeKit; ma tale feature richiederà comunque un costoso abbonamento.

Quando, sul palco del WWDC 2019, Craig Federighi ha annunciato spazio gratuito di registrazione su iCloud per le Webcam compatibili con HomeKit, non vi nascondiamo di essere rimasti incredibilmente colpiti da tanta generosità. Poi però una slide ci ha riportato all’amara realtà.

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In un mondo in cui Apple si ostina a offrire solo 5GB di spazio gratuito sul Cloud (anche se si possiede diversi iPhone, iPad e Mac), non potevamo aspettarci nulla di meglio. La buona notizia è che, a partire da iOS 13, le WebCam certificate HomeKit potranno salvare su iCloud fino a 10 giorni di registrazioni a costo zero, il tutto con la sicurezza offerta dai servizi di Cupertino.

Grazie a questa feature, quando una WebCam HomeKit identifica un intruso, caricherà il video direttamente sull’account iCloud del proprietario; e lo spazio occupato non andrà a impattare sul massimale sottoscritto. Peccato però che sussistano delle limitazioni:

  • Nessuna archiviazione gratuita è prevista per gli utenti con piano gratuito di iCloud.
  • Per poter caricare gratuitamente il flusso video di una WebCam Secure Video, occorre sottoscrivere il piano da 200GB di spazio al prezzo di 2,99€ al mese.
  • Per poter caricare gratuitamente il flusso video di massimo 5 WebCam, occorre invece sottoscrivere il piano da 2TB al prezzo di 9,99€ al mese.

In pratica, grazie alla sua posizione privilegiata nell’ecosistema, Apple si è sostituita ai produttori delle WebCam, strappando loro il business degli abbonamenti Cloud; molti di essi infatti -tipo Logitech, Eufy e Google- chiedevano un abbonamento mensile per lo storage online (e questa è la ragione per cui abbiamo sempre tifato per prodotti alternativi che non imponevano ulteriori balzelli, oltre al costo dell’hardware). Ora, gli utenti potranno scegliere se pagare due servizi diversi con maggiore esborso, o avere la praticità di tenere tutto sotto lo stesso tetto, ad un prezzo comunque ragionevole.

Netatmo, Logitech e Eufy hanno già promesso prodotti compatibili con Secure Video HomeKit, e altri arriveranno sicuramente in un secondo momento. E intendiamoci: si tratta di una novità interessante per chi ama le soluzioni comode, ma ci piacerebbe un po’ più di apertura sul fronte del Cloud.

Non tutti infatti desiderano che i propri video finiscano su server di terze parti: sia per ragioni di privacy che di contenimento dei costi, sarebbe bello potere avere un’opzione anche per salvare i video su servizi alternativi (tipo Dropbox, Cloud personale, FTP personale etc.) oppure su un computer privato, presente in loco o remoto. Ma qualcosa ci dice che stiamo sognando ad occhi aperti: la realtà è che già da diversi anni l’informatica ha virato pesantemente verso il modello Software as a service, ovvero “software come servizio” (e in questo caso, anche l’hardware) perché garantisce ritorni economici stabili per lo sviluppatore e semplifica le cose all’utente finale. Insomma, questo è il trend attuale ed è difficile che cambi nel breve e medio periodo.

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