AirTag: feature e caratteristiche del trova-tutto di Apple

Apple sta lavorando ad un'app che fonde insieme Trova Amici e Trova iPhone. E già che c'è, vi aiuterà a trovare anche tutto il resto, grazie ad un nuovo prodotto in arrivo.
Apple sta lavorando ad un'app che fonde insieme Trova Amici e Trova iPhone. E già che c'è, vi aiuterà a trovare anche tutto il resto, grazie ad un nuovo prodotto in arrivo.

Aggiornamento del 10 marzo 2020: batteria non-ricaricabile

Con iOS 13 e macOS Catalina (in arrivo molto presto), Apple ha lanciato una nuova app chiamata Dov’è che consente di trovare amici, iPhone, iPad, Mac ed AirPods; e presto, anche qualunque altra cosa desideriate, compresi chiavi, animali e bagagli, anche se in standby o privi di connessione ad Internet. Grazie ad un nuovo gingillo che potrebbe arrivare nei prossimi giorni –Coronavirus permettendo– e che appare già rivoluzionario: si chiamerò Apple AirTag.

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AirTag: Cos’è

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Il dispositivo in questione consiste in un gingillo a batteria molto piccolo e compatto, che sta sul pugno di una mano, simile per funzionalità e aspetto all’italianissimo Filo Tracker (29,90€ su Amazon, incluse spedizioni) ma collegato ad iCloud e soprattutto basato su sul protocollo UWB (leggi più sotto). È una sorta di portachiavi smart sempre connesso ad iPhone via Bluetooth, in grado di aiutarvi a ritrovare gli oggetti/animali smarriti, oppure di segnalarvi in tempo reale quando dimenticate qualcosa per strada o ve la rubano. Con un po’ di immaginazione, ne vediamo già molti appesi al collare del cane, alle chiavi di casa o dentro la valigia in aeroporto.

AirTag: Origine del Nome

Una Beta di iOS 13.2 ha rivelato il nome del dispositivo in questione: dovrebbe essere Apple AirTag. Un brand che fa capolino anche in un brevetto del 2018 intestato a un’anonima società russa chiamata “Intelligent Systems of Business Control” e collegata indirettamente ad Apple attraverso l’ufficio legale Baker & McKenzie, con cui la mela collabora in diversi paesi del mondo.

AirTag: Come Funziona

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La schermata di configurazione di un Apple AirTag

La differenza rispetto a tutti gli altri aggeggi del genere, tuttavia, sarà abissale e per due motivi:

  • Ultra-Wideband: In luogo di WiFi e Bluetooth LE, che arrivano al massimo ad una accuratezza di 5 metri, il protocollo UWB è in grado di individuare un emettitore con una precisione di 5-10 centimetri. In pratica, significa avere la certezza assoluta di ritrovare qualcosa. Ovviamente, è possibile che il Bluetooth LE venga implementato comunque, più che altro per garantire la compatibilità coi dispositivi meno recenti di iPhone 11.
  • Milioni di Sherlock Holmes: La mela può contare sulla diffusione di milioni di iPhone e iPad sparsi ai 4 angoli del globo che possono fare da ponte per segnalare la presenza dei portachiavi. In questo modo, gli iPhone creerebbero una rete mondiale capace di individuare le proprietà perse o rubate, un po’ come fa Waze con le segnalazioni degli utenti o Google per il traffico. Il tutto ovviamente in modo trasparente all’utente e anonimo, così da preservare la privacy.

La cosa funziona attraverso un nuovo processo in background chiamato Search Party che invia continuamente segnali Bluetooth e UWB dagli iPhone, iPad, Mac e Apple Watch in circolazione, purché abbiano installato iOS 13 o macOS Catalina. E funziona anche se il dispositivo smarrito o rubato è in standby e privo di connettività: in questo caso entra in modalità “Dark Wake” per rispondere alle richieste Bluetooth.

Prove di questa novità sono state scovate all’interno del codice di iOS 13, sotto forma di riferimento ad un misterioso “Tag1,1”. “La prima Beta di iSOS 13” scrive Guilherme Rambo, “include un pacchetto risorsa per un dispositivo chiamato Tag1,1. Questo tipo di risorse viene utilizzato per per abbinare dispositivi di prossimità, alla maniera di AirPods e HomePod.”

Aggiornamento, AirTag: Aspetto & Feature

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Il tracker avrà l’aspetto che vedete qui in cima al post: tondo, bianco, piccolo e sormontato da un logo Apple in grigio; sarà alimentato da una batteria da orologio non ricaricabile CR2032 che dovrebbe garantire almeno un anno di autonomia: per sostituirla, si renderà necessario svitare il fondo del dispositivo in senso anti-orario. La scocca dovrebbe essere completamente waterproof.

Il funzionamento di AirTag è indicato da Apple stessa all’interno dei file di sistema di iOS 13, in cui si legge tra le altre cose:

“Applica il tag ai tuoi oggetti quotidiani per non perderli mai più”

Per accompagnare il lancio di questo nuovo accessorio, Tim Cook e i suoi hanno creato una nuova app che chiamata ‘Dov’è’ fonde tra loro Trova Amici e Trova iPhone, e aggiungendo nuove feature che renderanno sempre meno pratico il furto di uno smartphone. Assieme ad iOS 13, infatti, la nuova app unificata ha introdotto anche la funzione “Trova Rete” che permette di tracciare un iPhone perso o rubato anche quando non è connesso a reti mobili o WiFi.

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Qui in alto, trovate uno screenshot della nuova app Dov’è, in cui si distinguono Contatti, Dispositivi come iPhone e Mac, e Oggetti, cioè quelli a cui è stato legato un tracker Apple. E ora siamo in grado di anticiparvi esattamente come funzionerà:

    • 1. Se perdete o vi rubano un oggetto a cui è legato un tracker Bluetooth di Apple, basterà attivare la Modalità Smarrito su di esso.
    • 2. Se qualcuno passa lì vicino con un iPhone, sul suo smartphone comparirà un avviso che spiega di aver trovato un oggetto smarrito.
    • 3. A quel punto, l’utente potrà inviarvi un messaggio fornendo indicazioni a riguardo.
    • 4. Vi arriverà una notifica di ritrovamento dell’oggetto attraverso l’app Trova.
    • 5. Dovrete avvicinarvi al luogo del ritrovamento, e grazie alla Realtà Virtuale potrete localizzare con precisione il dispositivo smarrito. La sua posizione approssimativa sarà indicata da un palloncino rosso virtuale

che fa molto Pennywise.

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E fateci caso. Il nome del gingillo non è ancora noto, e perfino nella Beta viene indicato genericamente come “B389.”

AirTag: Quando Arriva?

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Il progetto, ribattezzato internamente GreenTorch o Tag B389, dovrebbe vedere le luci della ribalta prima dell’estate; inizialmente si pensava assieme al rilascio di iOS 13 e macOS Catalina, o magari durante l’Evento Apple dello scorso 10 settembre dedicato ai MacBook Pro 16″. E invece nulla da fare: quindi probabilmente se ne riparlerà durante l’Evento del prossimo 31 marzo.

Mistero infine sul prezzo per il pubblico, ma se oltre 10 anni di esperienza ci hanno insegnato qualcosa, saremo molto vicini ai 70-100€ a portachiavi. Di sicuro non meno di 49€. Scommettiamo?

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