Il mio MacBook Pro Santa Rosa (Late 2007)

Oggi ho deciso di parlarvi della mia esperienza da utente Apple. Il primo prodotto di Cupertino che ho acquistato è stato un MacBook Pro. Ad ottobre 2007 presso un centro commerciale. Avevo assolutamente bisogno di un portatile per l'università, già due anni erano trascorsi arrangiandomi con un fisso. La scelta all'epoca era tra un MacBook Pro ed un DELL Latitude D820 (la linea professionale dell'azienda americana).
Oggi ho deciso di parlarvi della mia esperienza da utente Apple. Il primo prodotto di Cupertino che ho acquistato è stato un MacBook Pro. Ad ottobre 2007 presso un centro commerciale. Avevo assolutamente bisogno di un portatile per l'università, già due anni erano trascorsi arrangiandomi con un fisso. La scelta all'epoca era tra un MacBook Pro ed un DELL Latitude D820 (la linea professionale dell'azienda americana).


In entrambi i casi, mi ero preparato a spendere un bel po’ di soldi. Si trattava di circa € 2.400,00 per entrambi. Il DELL oltre ad essere molto più pesante (e diciamolo anche più brutto) aveva installato Windows Vista Professional, una scheda video meno performante ed un lettore di impronte digitali al quale avrei tranquillamente rinunciato in favore di una banale web cam. Purtroppo i DELL che montavano la web cam erano ancora più brutti e pesanti (ai professionisti le web cam non servivano all’epoca, mah…).

Alla fine, quella che cominciò come una fugace navigazione sul sito di Apple si trasformò in giorni passati a leggere tutti i dettagli relativi al mondo Mac e la voglia di fare il grande passo divenne talmente grande che l’ipotesi del DELL divenne ridicola. Si, fu qui che cominciai a leggere melablog. Quando lo acquistai era appena stato presentato Leopard, tuttavia sulla mia macchina c’era installato Tiger e per pochi euro richiesti la copia del nuovo sistema operativo. In effetti ricordo di esserci rimasto molto male quando lo accesi: ero convinto che fosse aggiornato.

Attesi con impazienza l’arrivo del DVD e cominciai la fase di upgrade: nulla di più semplice. Cominciavo a percepire la distanza abissale con Windows a livello di usabilità. Notai subito la presenza delle due frecce nelle barre di scorrimento messe una vicino all’altra, la barra in alto elegante e poco ingombrante e soprattutto la Dock. L’idea di usare un sistema operativo diverso da Windows mi piaceva, invece mi inquietava un po’ il touchpad enorme rispetto a tutti gli altri portatili. Sentimento che svanì dopo pochi minuti.

La batteria durava tantissimo e mi ricordo che molto spesso non portavo in università nemmeno il carica-batteria. Faceva parte di quel sentimento di fierezza che si acquisisce quando si possiede un dispositivo superiore. O per lo meno quando ci si illude di possederne uno.

Un bel giorno Coconut Battery segnalò una capacità di carica di solo il 67% che dopo due settimane divenne del 42%. Monitorai la situazione per qualche mese ma la batteria effettivamente durava pochissimo così dovetti richiederne la sostituzione. Mancava un giorno alla scadenza della garanzia. La nuova batteria andava alla grande, peccato che dopo una settimane, avevo bisogno di duplicare un cd e con mia grande gioia (vi lascio immaginare la scena) scopro di non poter più utilizzare il mio masterizzatore come tale ma solo come un semplice lettore DVD/CD (tra l’altro enormemente rumoroso).

Passano pochi mesi e nel pieno dello sviluppo del mio algoritmo di intelligenza artificiale un bel giorno il portatile non funziona più: schermo nero, suono di avvio e rumore solito dei dischi. Si trattava dei famosi chip grafici difettati di nVIDIA. In quel momento ho intensamente amato nVIDIA. Di nuovo in assistenza. Fortunatamente in soli 4 giorni il mio Mac era nuovamente in sesto. Mi sono dimenticato di dirvi che nel frattempo il display aveva cominciato ad impazzire (lo fa tuttora) mostrando solo la porzione superiore del display e l’altra piena di linee grigie orizzontali. Con un piccola pressione sul lato sinistro tutto torna alla normalità. Purtroppo con il passare del tempo il difetto sta peggiorando fino a costringermi ad utilizzare una molletta. Non so per quale motivo ma da alcuni giorni gli basta un colpetto e tutto torna al suo posto.

Dimenticavo, la batteria nuova dopo 9 mesi è ritornata a durarmi 50 minuti al massimo. Alla fine di questa epopea sono qui a scrivervi con il mio MacBook Pro. Ha una tastiera semplicemente fantastica, un display sicuramente migliore di tutti quelli che mi è capitato di vedere ed il sistema operativo migliore che mi è mai capitato d’usare: non si perde tempo in settaggi, installazione funanboliche e crash inspiegabili (tranne per il maledetto Microsoft Word che ho rimpiazzato con LyX).

In conclusione mi sento di dire che se penso ai € 2.400,00 che da studente ho speso per acquistarlo sono dibattuto tra due sentimenti. Se pensassi all’acquisto in termini di hardware posso assolutamente dire di essere scettico: sicuramente con tutti quei soldi avrei potuto avere di meglio. Se pensassi in termini di software, tempo di lavoro guadagnato, produttività e portabilità allora si è trattato di un acquisto ampiamente ripagato. Spero di essere stato un caso isolato (che fortuna!), a giudicare dai forum online non mi pare. Posto in essere che i nuovi portatili costruiti con tecnologia unibody sono sicuramente molto migliori del mio ritengo che attualmente ci siano poche scelte per chi sia alla ricerca di un portatile affidabile, leggero e perché no, esteticamente bello.

A prescindere da tutto, oggi compie tre anni: tanti auguri MacBook Pro.

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