A marzo film e telefilm su iTunes Italia?

Attesi, promessi, ma per ora mai arrivati. I contenuti video su iTunes Europe (Regno Unito escluso) sono ancora mancanti, e con sempre più prodotti dalle funzioni video la cosa potrebbe pesare sull’ecosistema di Apple. Quegli iPod Video e quelle AppleTv pubblicizzate su Apple.it “dimenticando” sempre la possibilità di vederci spettacoli o film, rischiano di apparire prodotti “castrati”.

Tra poco, tuttavia, secondo il quotidiano francese Le Figaro, che se parla di tecnologia non lo fa in base a rumor aerei, le cose potrebbero cambiare. Apple si preparerebbe infatti a lanciare negli store europei film e telefilm in inglese, francese, spagnolo e, dulcis in fundo, italiano. Tutto entro marzo o aprile. Ma la notizia potrebbe essere ancora più rivoluzionaria del previsto.

Secondo il quotidiano, infatti, l’intenzione della Mela sarebbe quella di offrire nuovi film e nuovi telefilm contemporaneamente in tutti i paesi. Come dire: arriva la nuova serie di Desperate Housewives? Questa non sarà venduta prima nel Regno Unito, poi in Francia e poi in Italia, ma arriverà contemporaneamente in tutti i tre paesi, possibilmente già doppiata.

Questo sforzo, non da poco, da una parte annullerebbe un forte gap del nostro paese nella distribuzione, dall’altra rischierebbe di far “arrabbiare” i network televisivi. Potrebbe essere possibile, infatti, che una serie arrivi online a pochissimi giorni, se non prima, della messa in onda televisiva, a seconda della ricettività dei network nazionali nei confronti delle serie straniere (dalle nostre parti ancora bassa).

Fantascienza? Forse, ma ricordate che i telefilm arrivano in gran parte dalle case Disney, sulla quale Jobs ha un certo potere. La stessa cosa può dirsi anche dei film, ad eccezione delle produzioni Paramount, che tuttavia ha già scelto a priori di distribuire su iTunes solo film vecchi di qualche anno. Mi chiedo solo se non possano esserci problemi con alcune legislazioni locali.

Per quanto riguarda le produzioni locali, invece, secondo Le Figaro Jobs non sembra particolarmente interessato, al momento. In questo caso spero vivamente cambi idea, perché sarebbe anche questa una bella occasione. Rimaniamo in attesa, anche di conoscere le politiche di prezzo, ovviamente.

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