iPhone 5, supporto LTE abilitato solo dopo i test sul carrier

La componente interna all'iPhone 5 che gestisce LTE viene disabilitata se i test indipendenti condotti da Apple sulle reti dei gestori danno esito negativo. E niente bollino LTE sulla confezione.
La componente interna all'iPhone 5 che gestisce LTE viene disabilitata se i test indipendenti condotti da Apple sulle reti dei gestori danno esito negativo. E niente bollino LTE sulla confezione.

L’iPhone 5 non può essere commercializzato come prodotto LTE a meno che prima Apple non abbia eseguito dei test specifici di compatibilità tra l’hardware e la rete di un determinato gestore. Se l’esito è negativo, la circuiteria LTE viene disattivata d’ufficio e, per la pubblicità, il marketing non potrà spingersi oltre il 3G.

Lo hanno scoperto quelli di The Next Web, in base ad un articolo pubblicato su Telecoms.com:

Questa settimana, tuttavia, uno portavoce della Swisscom ha affermato che “Apple abilita l’accesso 4G solo dopo aver testato dal vivo il dispositivo sul network dell’operatore.”
Swisscom ha lanciato la sua rete LTE questa settimana anche se l’iPhone 5 non era disponibile come dispositivo LTE al momento del lancio. “Apple fornirà un update software in corso d’opera” ha affermato la società in un comunicato stampa.

Il che sostanzialmente significa che, per evitare nuovamente confusione, sanzioni e class action, a Cupertino hanno preferito tenere latenti le feature che non potranno essere comunque utilizzate dagli utenti per la conformazione stessa delle reti dei carrier.

A dire degli addetti ai lavori, la politica adottata da Apple è un filo poco ortodossa, e ciò sta provocando qualche scossone di assestamento:

Marcus Weldon, CEO di Alcatel Lucent , ha affermato che sebbene Apple abbia fatto “un po’ il passo più lungo della gamba” la sua impostazione prova l’importanza del network nell’esperienza mobile. È uno sviluppo positivo, ha affermato, dato che la rete ha sempre una bassa importanza tra gli utilizzatori finali. Ma Nordstrom [fondatore e CEO della società di consulenza NorthStream, n.d.A.] ha suggerito che mettere tanto potere nelle mani di un’organizzazione “che non investe nella rete” ha creato una situazione che è “unica.”

E d’altro canto la cosa non sorprende affatto, soprattutto quando parliamo della mela. Apple ha messo in campo da tempo diverse strategie molto aggressive per controllare il proprio telefono e fornire un’esperienza più omogenea possibile attraverso i paesi del mondo e nonostante le diversità dei carrier. Il supporto tecnico, ad esempio, viene gestito per mezzo degli Apple Store, e nessun gestore è autorizzato ad installare software, applicativi e servizi personalizzati. L’iPhone è la summa della filosofia e delle esperienze di Cupertino, ed evidente quindi che tenteranno di tenerselo ben stretto.

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