Apple Music, l'imperdonabile gaffe sulle donne di Jimmy Iovine

Gaffe di Apple sulle donne. Scoppia il casino mediatico, e subito arrivano le scuse.
Gaffe di Apple sulle donne. Scoppia il casino mediatico, e subito arrivano le scuse.

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Parlando di Apple Music ad una trasmissione statunitense CBS This Morning, il capo di Apple Music Jimmy Iovine si è lasciato scappare alcuni commenti sulle donne che non sono piaciute al pubblico. Tant’è che si è dovuto scusare.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/181683/cuffie-apple-beats-hardware-economico-e-prezzi-alle-stelle”]Hanno smontato un paio di cuffie Beats da 200€, e indovinate un po’? Si scopre che è tutta componentistica economica, metallo per aumentarne il peso e tanto marketing.[/related]

Diciamolo subito. L’italica sensibilità giudicherà la reazione del pubblico americano un tantino esasperata, data la quantità abnorme di sparate sessiste a cui l’ha abituata da anni gente tipo Tavecchio, Ferrero e un’intera classe politica. Ma proprio per questo è interessante: nella differenza di percezione che c’è tra il nostro paese e un altro. Ma veniamo ai fatti.

In un programma tv della mattina, Iovine ha discusso dello spot che trovate in cima al post, in cui si vedono la cantante Mary J. Blige, l’attrice Kerry Washington, la cantante/attrice Taraji P. Henson spiegare le meraviglie di Apple Music. “È un servizio in streaming e quel che fa è darti 30 milioni di canzoni, te le fornisce e ti rende facile scoprire altra musica,” ha spiegato di fronte alle telecamere. “Le donne, alcune donne, talvolta trovano molto difficile cercare la musica,” ha aggiunto.

Al che, la co-presentatrice Norah O’Donnell gli viene in soccorso spiegando che “sta parlando di me,” con riferimento ad una conversazione avuta privatamente poco prima. E questa tecnologia “rende tutto molto più facile.”

Non contento, Iovine ha rincarato la dose. “Ho solo pensato ad un problema. Le ragazze stanno lì sedute, cioè, parlando dei ragazzi, no? O lamentandosi dei ragazzi, perché gli hanno spezzato il cuore o quel che è. E hanno bisogno della musica, no? Per cui è difficile trovare la musica giusta. Non tutti hanno le liste giuste o conoscono un DJ o cose così.”

Apriti cielo. Meno male che l’hanno fermato, se no chissà che altro sarebbe stato capace di partorire, nel tentativo disperato di spiegarsi meglio. Praticamente, siamo ai livelli delle ritrattazioni della Biancofiore sulla comunità LGBT, anzi, “i gay” come li chiama lei. (A proposito, chi si ricorda l’epica imitazione della WhiteFlower di Virginia Raffaele?)

Le scuse ufficiali sono seguite a stretto giro di posta:

Abbiamo creato Apple Music per rendere facile la ricerca di musica per tutti, uomini e donne, giovani e vecchi. Il nostro nuovo spot si focalizza sulle donne, ed ecco perché ho risposto nel mondo in cui ho risposto, ma ovviamente lo stesso si applica anche agli uomini. Avrei potuto scegliere meglio le mie parole, e di questo mi scuso.

Scuse accettate. Però ora una lezione punitiva di marketing dai PR Apple non te la toglie nessuno.

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