Daisey: ecco perché le ispezioni FLA sono un bene

Anche l'autore e attore statunitense Mike Daisey conferma le teorie di Melablog. Le incursioni nelle fabbriche cinesi avranno una potente funzione d'esempio per tutti gli altri brand che seguiranno a ruota.
Anche l'autore e attore statunitense Mike Daisey conferma le teorie di Melablog. Le incursioni nelle fabbriche cinesi avranno una potente funzione d'esempio per tutti gli altri brand che seguiranno a ruota.


L’autore e attore statunitense Mike Daisey, noto per i suoi monologhi su Jobs, Apple e le condizioni di lavoro in Cina, si sofferma sulle recenti iniziative adottate dalla mela per rispondere al fronte di protesta sollevatosi nell’opinione pubblica in seguito a quel famoso articolo del New York Times. La trasparenza, afferma, è fondamentale per ritrovare la fiducia perduta nei clienti, ma c’è ancora tanta strada da fare.

L’avevamo detto anche noi: l’accordo con la Fair Labor Association va sicuramente nella giusta direzione, ma sarà necessaria una scrupolosa attenzione alla materia e perfino un briciolo di scaltrezza. Spiega Daisey:

Siamo passati dalla verifica del 5% della loro catena di approvvigionamento all’intera catena con report pubblici. Questo è decisamente un passo avanti. Tuttavia si tratta di ispezioni annunciate e, a giudicare da quanto ho imparato durante la mia presenza nelle fabbriche cinesi, non funzionano granché. Semplicemente allontanano gli operai minorenni e sovraccaricati di incombenze quando sanno che arriveranno gli ispettori.

E qui arriviamo al valore dell’esempio. Da parecchio oramai, Apple studia e anticipa sostanzialmente da sé le tendenze nel campo dell’high tech, ed ecco perché è fondamentale iniziare da loro. La speranza è che poi gli altri produttori seguano a ruota:

Hanno in mano tutte le risorse per trasformare la loro catena di approvvigionamento. Lo so perché ho passato parecchi anni a studiarla. Se Apple comincia, gli altri brand le andranno dietro. La pressione sta decisamente funzionando su di loro, per cui dobbiamo solo continuare a spingerli.

Ovviamente ci vorrà del tempo, e soprattutto tanta pazienza e occhio di falco. A -e per- Cupertino lavorano alcune delle menti più brillanti nel campo della comunicazione, in grado di rigirare una frittata con la maestria d’un prestigiatore:

Apple è stata lodata dalla stampa per aver rilasciato informazioni sulla loro intera catena di approvvigionamento, includendo le violazioni. Ma quando le guardi più nel dettaglio, scopri che non mostrano quali fornitori risultavano responsabili di quali violazioni. Apple è davvero in gamba come PR, per questo ho imparato a prendere con le pinze tutto quel che dicono.

Anche Daisey, comunque, ha avuto la nostra medesima impressione. Apple vede minacciato il proprio brand, la propria immagine pubblica, ed è per questa ragione -e non per le premure d’un CEO dall’altra parte del mondo- che ha preso una posizione netta sugli abusi. Il che è comunque una buona notizia.

Photo | CityLoveSongs

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