WWDC 2018: quel che ci è piaciuto, e quel che ci ha deluso

Il WWDC di quest'anno è stato un po' più lungo del solito e un filo meno entusiasmante. Le novità sono tante, ma non tutte convincono allo stesso modo. Ecco cosa ci è piaciuto molto, e cosa invece è stato motivo di delusione.
Il WWDC di quest'anno è stato un po' più lungo del solito e un filo meno entusiasmante. Le novità sono tante, ma non tutte convincono allo stesso modo. Ecco cosa ci è piaciuto molto, e cosa invece è stato motivo di delusione.

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Nuovo Hardware 👎🏼

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Chi si aspettava nuovi Mac è rimasto deluso. Purtroppo l’antifona era già chiara con gli ultimi rumors, ma si sa: la speranza è l’ultima a morire. Se ne riparla dunque nelle prossime settimane, e se così non fosse, vorrebbe dire dover attendere almeno fino ad ottobre per uno straccio di update.

Velocità iOS 12 👍🏼

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Con iOS 12, Apple si è impegnata sul fronte della sicurezza, della stabilità e delle prestazioni. Almeno stando a quello che dichiarano a Cupertino, gli iPhone 6s dovrebbero godere di nuova vita, con performance che in alcuni casi raddoppieranno rispetto ad iOS 11. Sicuramente una bella notizia che abbiamo gradito, e che avvantaggerà tutti, anche chi possiede un dispositivo più recente.

macOS Mojave 👎🏼

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Non vorremmo fare i Bastianich della situazione, ma francamente speravamo in qualcosa di più. In generale, le novità sono poche e di scarsa appetibilità per un pubblico generico. Ok, c’è la Modalità Dark che farà magnificamente pendant con gli iMac Pro, il nuovo Mac App Store coi video, e ci sono gli Stack su Scrivania per ridurre il disordine (ma al costo di quanti clic in più, per trovare quel che cerchiamo?).

E ci sono pure le nuove feature integrate nel Finder per prendere appunti e fare screenshot, ma non è niente di rivoluzionario: solo un re-impacchettamento col fiocco di quello che esisteva già. Decisamente più interessante l’arrivo delle app iOS, ma di questo parliamo qui di seguito.

App iOS su Mac 👍🏼

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Finalmente sbarcano su Mac Apple News (che da noi non funziona), Borsa ma soprattutto l’app Casa: potremo dunque controllare la Domotica HomeKit anche da Mac. Deo Gratias.

Questo porting è avvenuto con la tecnologia che verrà lanciata nel 2019 e che consentirà agli sviluppatori di creare app realmente universali, cioè in grado di avviarsi sia su Mac che su iOS. Ovviamente, questo non implica che ci sarà una fusione tra i due ecosistemi.

Scorciatoie Siri 👍🏼

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L’idea alla base di Scorciatoie Siri è di creare dei flussi di lavoro automatizzati, basati sulle azioni che chiediamo più spesso e attivate da un comando vocale a scelta. Una sorta di Automator dei comandi di Siri, per intenderci, con regole sequenziali che si concatenano l’una con l’altro, un po’ come nella Domotica.

In teoria sembra una buona idea, in pratica occorrerà valutarne l’efficacia nella vita di tutti i giorni. Diciamo questo perché Automator non ha mai fatto veramente breccia nel cuore degli utenti: è troppo complicato da usare; e le regole dell’app Casa, invece, sono troppo limitate per poter creare flussi davvero sofisticati. Ci serviamo di dare un giudizio più completo nelle prossime settimane.

Dipendenza Digitale 👍🏼

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Tutto ciò che dà maggiore controllo del proprio telefono è da considerarsi un passo avanti. E abbiamo apprezzato molto la possibilità di imporre (imporsi?) dei limiti di uso delle app o del telefono; ciò tornerà utile soprattutto quando si vuole limitare la cosiddetta dipendenza da iPhone

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Memoji 👎🏼

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Sono tanto carini, per carità, e non vediamo l’ora di giocherellarci quei 5 minuti prima di stancarci e infilarli nel dimenticatoio. Quel che ci dà da pensare riguardo i Memoji è che sono alimentati da una tecnologia sofisticata e molto costosa (1.300€ di telefono, ricordiamo), ma che alla fine non trova altri sbocchi al di là del Face ID e delle faccine animate.

Il che è un gran peccato, perché le potenzialità del Face ID sono molte e per lo più inesplorate.

Realtà Aumentata 👍🏼

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ARKit 2.0 introduce maggiore precisione, gli oggetti virtuali statici e la condivisione dell’esperienza con gli amici in tempo reale. È davvero un capolavoro di ingegneria informatica, e ci piacerebbe vederla implementata più diffusamente. Al momento, come dire, è promettente ma difetta di killer app nel mondo reale.

Sicurezza Safari 👍🏼

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Con Safari, Facebook e gli inserzionisti avranno grosse difficoltà a seguire i nostri spostamenti sul Web, e a profilarci in modo preciso. Grazie alle tecnologie implementate in Safari su iOS 12 e macOS Mojave, non sarà più possibile il cosiddetto fingerprinting, cioè la tecnica che consente di identificare un utente incrociando tutte le caratteristiche specifiche del suo sistema (font installati, risoluzione, versione dell’OS e così via).

FaceTime di Gruppo 👍🏼

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Era da anni che aspettavamo questa feature, ed è arrivata col botto c’è da dire. Le conferenze di gruppo su FaceTime supporteranno fino a 32 utenti contemporaneamente. E l’implementazione su schermi piccoli come iPhone è geniale. Non vediamo l’ora di provarla.

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