Apple Watch, calano ancora le esportazioni di orologi svizzeri

Forse Jonathan Ive aveva davvero ragione, quando diceva che la Svizzera era spacciata. I numeri lo confermano.
Forse Jonathan Ive aveva davvero ragione, quando diceva che la Svizzera era spacciata. I numeri lo confermano.

Forse Jonathan Ive ci aveva visto giusto, quando diceva che la Svizzera era spacciata. I numero sembrerebbero dargli ragione.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/181639/apple-watch-iniziano-i-guai-per-gli-orologi-svizzeri”]La Federazione dell’industria orologiera svizzera certifica il primo calo dell’export degli orologi svizzeri tradizionali dal 2009 ad oggi. Si avvera la profezia di Ive?[/related]

[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/150778/apple-watch-i-produttori-di-orologi-svizzeri-annunciano-guerra”]Esattamente come aveva vaticinato Jonathan Ive, i brand di lusso degli orologi svizzeri hanno annunciato il loro anti-Apple Watch.[/related]

A ottobre, l’industria orologiaia svizzera ha registrato il calo più pesante delle esportazioni degli ultimi 6 anni, pari a -12% o 2 miliardi di Euro. Un anno “da dimenticare” scrivono gli analisti, per tutti tranne che per Apple.

Sulla situazione pesa la forza del Franco Svizzero, ma questo da solo non basta a spiegare la contrazione della domanda a Hong Kong, il mercato più grosso al mondo per quanto concerne gli orologi, con un picco negativo del -37%.

Tanto più che il fenomeno non riguarda soltanto la Svizzera, ma anche i produttori statunitensi: le azioni Fossil Group, per esempio, sono precipitate del 37% dopo l’annuncio del calo del 16% delle vendite nell’ultimo trimestre.

La colpa non è soltanto di Apple, chiaramente, ma è indubbio abbia una grossa responsabilità. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere la portata dell’impatto di Cupertino: e se son rivoluzioni digitali, fioriranno.

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