Apple TV+: risolti i problemi iniziali e accuse di plagio respinte

Tutti i problemi di direzione di AppleTV+ sono stati risolti. Il film messo in pausa dopo le accuse di molestie è online, la denuncia per plagio chiusa dal giudice.
Tutti i problemi di direzione di AppleTV+ sono stati risolti. Il film messo in pausa dopo le accuse di molestie è online, la denuncia per plagio chiusa dal giudice.


Aggiornamento del 29 maggio 2020

La buona notizia del 29 maggio: Le accuse di plagio mosse dagli autori del film 2014 The Truth About Emanuel sono state respinte, e il caso è stato chiuso dal giudice. “In breve,” si legge nella sentenza, “le presunte similarità tra le due opere impallidiscono di fronte alle differenze di trama, di temi, di dialogo, di umore, di setting, di passo, di caratteri e di sequenza di evento, e la Corte conclude che le opere oggetto del contendere non siano sostanzialmente simili agli occhi della legge.” Dunque, la seconda serie arriverà come programmato, ma ora il problema è un altro. Nel frattempo, infatti, Michelle Mendelovitz, la dirigente AppleTV+ a cui si deve bellissime serie tv come “For All Mankind,” “Servant,” e “Visible: Out on Television” lascerà Cupertino per approdare alla 20th Century Fox della Disney. Come dire: scemano drasticamente le speranze che le seconde serie siano all’altezza delle prima.

La buona notizia del 3 marzo: The Banker, il film con Samuel L. Jackson che era stato congelato in seguito alle accuse di molestie, ora ha avuto la sua première: lunedì 2 marzo al National Civil Rights Museum di Memphis, negli USA. “Abbiamo creato Apple TV Plus come un contenitore di storie importanti,” spiegano da Cupertino. “E riteniamo che ‘The Banker’, ispirato alle coraggiosi azioni di Bernard Garrett Sr. e Joe Morris, due uomini d’affari afroamericani che hanno portato un cambiamento sociale positivo, sia una di quelle storie. Volevamo prenderci del tempo per comprendere la situazione, e dopo aver passato in rassegna le informazioni disponibili, inclusa la documentazione dei filmmaker, abbiamo deciso di rendere questo importante e illuminante lungometraggio disponibile per gli spettatori.” E onestamente ne siamo ben contenti, perché a nostro giudizio il film merita: in cima al post trovate il trailer. Sarà distribuito nei cinema dal 6 marzo, e su AppleTV+ il 20 marzo.

Qui di seguito, l’articolo originale

Defezioni, Pause e Accuse

Apple TV+, il servizio di streaming video di Cupertino, vive di luci e ombre; dal punto di vista tecnico è un capolavoro di qualità, e pure da quello artistico non mancano cavalli di battaglia tipo See o For All Mankind o il premiatissimo The Morning Show; tuttavia, tra le luci, ci sono pure diverse ombre. Alcuni prodotti infatti sono state tagliati per polemiche e possibili scandali, altri abbandonati dalla stessa direzione artistica, altre ancora sono state accusate di plagio. Ecco le sfighe più grosse di Apple TV+.

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The Banker

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The Banker si basa sulla vera storia di Bernard Garrett (Mackie) e Joe Morris (Jackson), i quali mettono su un piano per aiutare la comunità afroamericana ad avere accesso al credito immobiliare e ai prestiti bancari negli anni ’60, fingendo che la società sia gestita da un uomo bianco.

Peccato che, nel frattempo, sarebbero emerse accuse di abuso all’indirizzo di Bernard Garrett Jr., il figlio del personaggio principale del film, che incidentalmente è anche uno dei produttori. La premiere era prevista per il 6 dicembre, ma è stata cancellata; non è chiaro se e quando andrà in onda.

Il Documentario di Oprah

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Si intitolava The Untitled Kirby Dick and Amy Ziering Documentary e doveva essere un documentario prodotto da Oprah Winfrey, la De Filippi statunitense, sugli abusi e le violenze contro le donne nel mondo dell’industria musicale.

Senonché la nota presentatrice ha annunciato all’ultimo di voler abbandonare la produzione della serie per “dissonanze nella visione creativa” col resto dei filmmaker.

Accuse di Plagio

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Apple e M. Night Shyamalan, produttori della serie Servant, sono stati trascinati in tribunale con l’accusa di plagio dalle menti dietro The Truth About Emanuel. In entrambe le serie, una giovane babysitter si trova a dover accudire un bambino che si scopre poi essere una bambola che in realtà sostituisce un vero bambino che però era morto. Speriamo si sia capita.

Atmosfere stranianti, regia claustrofobica e personaggi idiosincratici: gli ingredienti di base sono gli stessi per entrambe le serie (anche se, a giudicare dal trailer, ci pare di scorgere temi e linee narrative completamente diverse. Va’ a sapere). Ora si vedrà se il giudice giustificherà le accuse oppure no. Per quanto ci riguarda, che di Oprah ce ne frega poco, questa è la pessima notizia della giornata. La prima serie di Servant si era rivelata molto gradevole, e attendevamo con ansia la seconda; se e quando arriverà, però, è tutto da vedersi.

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