Face ID, addio al riconoscimento delle impronte dal 2018

Quando, durante la presentazione di iPhone X, Tim Cook ha dichiarato che Face ID è il futuro del riconoscimento biometrico, non ha fatto un vaticinio: più che altro, erano le sue speranze.
Quando, durante la presentazione di iPhone X, Tim Cook ha dichiarato che Face ID è il futuro del riconoscimento biometrico, non ha fatto un vaticinio: più che altro, erano le sue speranze.

Aggiornamento del 13 ottobre 2017

Gli analisti non hanno più dubbi: a partire dall’anno prossimo, tutti i prodotti Apple abbandoneranno il Touch ID per adottare il più sicuro riconoscimento del volto.

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Ming-Chi Kuo di KGI Securities conferma le voci di questi giorni. Face ID rappresenta un vantaggio troppo grande nei confronti di Android, e Cupertino intende sfruttarlo più che può; qualcuno ha quantificato il tutto in almeno due anni, due anni e mezzo di distacco su Samsung e gli altri competitor.

Prevediamo che tutti i nuovi modelli di iPhone in uscita nel 2018 abbandoneranno probabilmente il riconoscimento dell’impronta. Riteniamo che questo cambiamento consentirà a tutti i modelli di guadagnare un distacco competitivo attraverso la differenziazione, suffragata da un’esperienza utente integrata che, oltre al riconoscimento facciale, dà anche schermo senza bordi, TrueDepth Camera, Face ID, Applicazioni di Realtà Aumentata.

Ciò implica dunque che il design iPhone 8/iPhone 8 Plus è destinato a scomparire in favore di un modello unico tutto schermo sulla scia di iPhone X; e che il Touch ID integrato nel display è ufficialmente morto a livello di industria. Ci domandiamo a questo punto che accadrà invece sul comparto Mac, su cui il Touch ID è recentemente approdato, ma questa è un’altra storia: alla fine, che utilità avrebbe una TrueDepth Camera su un computer? Servirebbe solo ad aumentare costi e spessore senza aggiungere nulla in funzionalità.

Face ID: approderà sugli altri dispositivi Apple solo se piace al pubblico

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Quando, durante la presentazione di iPhone X, Tim Cook ha dichiarato che Face ID è il futuro del riconoscimento biometrico, non ha fatto un vaticinio: più che altro, erano le sue speranze.

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È innegabile che la TrueDepth Camera di iPhone X offra dei vantaggi collaterali decisamente allettanti: il telefono sa per esempio quando lo guardiamo, e mostra le notifiche solo in quel caso; e parimenti, quando si distoglie lo sguardo, la luminosità dello schermo viene abbassata e la suoneria alzata. E così via. Il dubbio che attanaglia gli utenti, tuttavia, è un altro: sarà Face ID un degno sostituto del Touch ID?

Sappiamo che la ragione (o almeno una delle ragioni) per cui non abbiamo il riconoscimento dell’impronta su iPhone X è perché Apple non è riuscita a infilare le funzioni del Touch ID nel display del telefono. E questo non fa che insospettire gli utenti: come facciamo a sapere che Face ID è davvero il migliore degli scenari possibili, e non una tecnologia di ripiego?

La domanda è legittima (tant’è che il management Apple insiste col tranquillizzare gli utenti), soprattutto alla luce delle ultime indiscrezioni rilasciate dall’attendibile Ming-Chi Kuo di KGI Securities. A dire dell’analista, Apple starebbe saggiando il mercato, per capire il reale gradimento di Face ID e nel frattempo guadagnare un anno di tempo per continuare a sperimentare col Touch ID integrato nel display.

Dunque, la roadmap 2018 è tutt’altro che definita: se “Face ID produrrà un’esperienza utente positiva” allora approderà anche sugli altri dispositivi della mela; in caso contrario, Cupertino dovrà tornare sui propri passi:

Il modulo 3D Touch di iPhone rende l’intero pannello modulo molto più spesso, e ciò potrebbe potenzialmente rovinare le prestazioni della scansione biometrica attraverso il display. Se Face ID dovesse essere bocciata dai consumatori, Apple potrebbe tornare a focalizzarsi sullo sviluppo di una soluzione integrata nel display. Tuttavia, se questo accadesse, resterebbe da risolvere il problema tecnico summenzionato.

E Apple non è l’unica col fiato sospeso; anche i competitor Android stanno attendendo gli sviluppi. Poi, inizieranno anch’essi a premere l’acceleratore sul riconoscimento del volto. E allora diventerà lo standard di mercato.

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