Apple, stavolta sarai tu a copiare Windows

Sembra incredibile ma per una volta è probabile che sia Apple a dover copiare Microsoft, non il contrario: ecco perché Windows è una seria minaccia.
Sembra incredibile ma per una volta è probabile che sia Apple a dover copiare Microsoft, non il contrario: ecco perché Windows è una seria minaccia.

Ha passato una vita a inseguire Apple, con risultati non proprio riusciti, ma stavolta Microsoft è talmente avanti da  poter diventare una seria minaccia per la mela. E mentre da Cupertino tutto tace, la prossima versione di Windows si prepara a implementare l’Intelligenza Artificiale in ogni suo ganglio. Apple, per la prima volta, potrebbe essere costretta a inseguire l’avversaria per non perdere terreno.

Quando Microsoft “si ispirava” a Apple

Negli anni ’80 e ’90, Apple e Microsoft erano in competizione diretta nel mercato del Personal Computer. In questo contesto, Apple aveva sviluppato il proprio sistema operativo, Mac OS, mentre Microsoft aveva creato Windows, un sistema operativo che somigliava molto -quanto meno esteticamente e funzionalmente- a Mac OS.

Apple sosteneva che Microsoft avesse attinto a molte delle sue idee. Ecco perché, in occasione della presentazione di Mac OS X Tiger ha creato una serie di cartelloni pubblicitari con su scritto cose tipo “Redmond, start your photocopiers” (Redmond, avvia le tue fotocopiatrici) oppure “Redmond, abbiamo un problema” e “Introducing Longhorn”, l’ultimo dei quali si riferiva al nome in codice per Windows Vista. Questi slogan campeggiavano in gran parte del Moscone Convention Center nel 2005.

In quegli anni, il marketing di Apple trollava spesso Microsoft; poi, dopo il flop del mercato mobile, l’astio formale tra le due società è andato scemando. Ma ora la situazione potrebbe addirittura ribaltarsi. Mentre infatti Apple si prepara in religioso silenzio al WWDC 2023 di giugno, Microsoft ha già annunciato la sua innovazione più grande. E se funziona bene la metà di come sembra, sarà davvero la rivoluzione che farà sbavare anche gli utenti Mac.

Windows 12 (con AI)

Come abbiamo avuto modo di spiegare in questi giorni, Microsoft ha fatto faraonici investimenti su OpenAI e ha già integrato ChatGPT in Bing, Skype e Office 365.. Inoltre sta già lavorando a diverse funzionalità di Intelligenza Artificiale per la prossima versione di Windows, Windows 12.

Windows 12 avrà una veste grafica completamente diversa, ma soprattutto diventerà scalabile e modulare, adatto cioè a dispositivi “minimal” che stanno su pennetta USB così come ai server. E soprattutto sarà pieno di Intelligenza Artificiale a ogni livello. L’AI osserverà quel che succede su schermo, e sarà pronta a intervenire su richiesta dell’utente per effettuare qualunque tipo di operazione, anche la più complessa. Un’entità silenziosa e onnipresente sarà in grado di capire cosa fa o intende fare l’utente, e potrà fornire indicazioni e assistenza di volta in volta in base al contesto.

I sistemi operativi diventeranno contestuali e intelligenti.

E così, dopo aver passato decenni a inseguire Apple, Microsoft potrebbe finire col fare da apripista, lanciando un sistema operativo con cui dialogare a voce, invece che con mouse e tastiera. Il lancio di Windows 12 è atteso per il 2024.

ChatGPT Ucciderà OS, App Store e App

La progressione dell’interazione uomo-computer rivela uno schema distinto, spiega Ronald Mann su Twitter. Inizialmente, erano gli utenti a doversi adattarsi ai computer. “Sistemi come schede perforate e interfacce a riga di comando richiedevano agli utenti di comprendere le aspettative del computer, e deviazioni anche minime che causavano errori.”

Poi però l’evoluzione delle interfacce grafiche, spinta soprattutto da Apple, ha portato alle nascita dei più intuitivi Touch Screen che oggi sono onnipresenti nelle nostre vite. Le interfacce grafiche hanno avuto un “ruolo cruciale nel rendere i computer più accessibili agli utenti non tecnici. Tuttavia, le GUI colmano solo parzialmente il divario tra uomo e computer.”

Quante volte infatti abbiamo passato manciate di lunghi secondi alla ricerca del pulsante virtuale o del collegamento che fa quel che ci serve? Con l’Apprendimento Macchina, invece, sono i computer che si adattano completamente agli utenti. Nascono interfacce di conversazione che annullano la curva di apprendimento. E questo cambia tutto.

L’ultima versione di ChatGPT può creare applicazioni (seriamente basta dire: crea un’app di calcolatrice e boom, eccola davanti ai vostri occhi, creata ad hoc). E può sfornare giochi, effettuare ricerche, creare nuovi colori e sensazioni, e può perfino filtrare le chiamate indesiderate.

L’interazione uomo-macchina sta per cambiare radicalmente, e la distinzione tra sistema operativo e app svanirà del tutto.

Le Intelligenze Artificiali saranno in grado di qualsiasi attività assegnata, anche quelle per cui non esistono applicazioni o plugin specifici, eliminando così la necessità di avere “un’app per tutto.” E un giorno non lontano, tutta questa potenza sarà disponibile direttamente su dispositivo, senza dover passare per internet e il Cloud. Ciò suggellerà la privacy dell’utente, e questa tecnologia esiste già ora. Anzi quanto a questo, Apple ha già tutti i componenti chiave pronti: CPU con core specializzati in AI, dispositivi e sistemi operativi.

Cosa Farà Apple

Tim Cook, CEO Apple

Anche se il silenzio assordate di Cupertino può far credere che Apple sia alla finestra ad aspettare che gli eventi la travolgano, non fatevi ingannare. Al WWDC 2023 Apple presenterà di sicuro qualcosa di altrettanto incredibile: Apple Glasses, ovviamente, ma anche la sua prima rete AI Mesh e Siri+.

Sarà l’occasione per lanciare nuove applicazioni e hardware basate su Intelligenza Artificiale. D’altro canto, c’è un motivo se il 15% del chip M2 è occupato da un potente Neural Engine che attualmente giace inutilizzato. In questo, Apple si è portata avanti: invece di lanciare nuovo software AI che funziona solo su nuovo hardware, presenterà qualcosa disponibile già per una buona fetta della sua utenza. Insomma, gran parte del parco utenti sarà già pronta per sfruttarle la rivoluzione Intelligente.

Quello che manca ora, però, è  il software. E per il momento le uniche novità di rilievo si vedono solo da Microsoft. Anzi, è notizia di pochi minuti fa che Apple non sia “molto ottimista riguardo all’annuncio dei visori a Realtà Aumentata, e non è sicura di poter ricreare l’incredibile ‘momento iPhone'”; pertanto avrebbe posticipato di altri 1-2 mesi la produzione di massa. Il rischio, qui, è che abbiano puntato sul prodotto sbagliato.

L’Apprendimento Macchina sostituirà i sistemi operativi? Sarà Apple a guidare questo nuovo mercato o una start-up come OpenAI? E se Microsoft riuscisse davvero a rendere obsoleto iPhone con un gingillo che non è un telefono?

Quel che accadrà di qui in avanti segnerà per sempre la storia dell’informatica, e probabilmente -non usiamo enfasi a casaccio- della civiltà umana. E ha il potenziale per ridefinire i prossimi decenni di industria high-tech. Pronti per il salto quantico?

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