iPhone 8: "Panico a Cupertino" per sensori 3D e Ricarica Wireless

Apple è in affanno. Hanno poche settimane per risolvere il dilemma del Touch ID, e sopratutto far funzionare decentemente ricarica wireless e sensori 3D. A Cupertino, dicono, ci sarebbe il "panico."
Apple è in affanno. Hanno poche settimane per risolvere il dilemma del Touch ID, e sopratutto far funzionare decentemente ricarica wireless e sensori 3D. A Cupertino, dicono, ci sarebbe il "panico."

Apple è in affanno. Hanno poche settimane per risolvere il dilemma del Touch ID in iPhone 8, e sopratutto far funzionare decentemente ricarica wireless e sensori 3D. A Cupertino, dicono, ci sarebbe il “panico.”

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Il Dilemma del Touch ID

È da maggio che si vocifera di ostacoli tecnici in catena di montaggio per integrare il Touch ID nel display di iPhone 8; il fatto è che non ci si riesce, e non c’è più molto tempo. Gli analisti stimano che la mela possa contare al massimo si un “paio di settimane” ancora di ricerca e sviluppo. Poi occorrerà prendere una decisione definitiva e dare il via alla produzione di massa, altrimenti non si farà a tempo per la commercializzazione di settembre. 12 settimane, infatti, in questo caso sono il minimo necessario.

Ecco perché Apple sta valutando seriamente l’ipotesi di rimpiazzarlo con i sensori 3D e il riconoscimento del volto, il che tuttavia rappresenta una soluzione non ottimale, anzi “lontana da quella ideale” come dicono loro. Si rischia concretamente di non poter infilare Apple Pay su iPhone 8, il che rappresenterebbe una disfatta per utenti e azionisti. E questo non è neppure il problema peggiore.

Sensori 3D e Ricarica Wireless

L’aspetto peggiore della vicenda è che neppure i sensori 3D sono pronti e funzionano a dovere. Ecco perché, secondo le fonti di Fast Company, a Cupertino si respira una “aria di panico” e si lavora “febbrilmente” per risolvere i problemi che lo affliggono.

In altre parole, Apple non sa se puntare sul Touch ID nel display (che non può produrre nelle quantità che le servono, nella qualità che desidera), oppure se deludere le aspettative dell’utenza con una soluzione di riconoscimento del volto che però però costituisce una soluzione inadeguata per Apple Pay e per di più è ancora acerba. Pare sussistano difficoltà tecniche non tanto con l’hardware in sé, quanto piuttosto col software: il che però potrebbe costituire una buona notizia nella cattiva. Vuol dire che c’è ancora tempo per correggere il tiro.

E come se non bastasse, infine, ci sono ritardi pure con la ricarica Wireless, che in teoria è uno dei cavalli di battaglia del nuovo smartphone. Ecco perché, come suggeriva Gruber di Daring Fireball, la ricarica a induzione arriverà in iPhone 8 con un aggiornamento software successivo. Insomma, forse iPhone 8 è un filo troppo ambizioso, e ora siamo al redde rationem.

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