Apple AirPods e Bragi Dash, auricolari wireless a confronto

In risposta al lancio delle Apple AirPods, Bragi ha lanciato un'aggressiva campagna comparativa in cui mostra tutti i limiti delle cuffie wireless della mela. Ma qualcosa non convince.
In risposta al lancio delle Apple AirPods, Bragi ha lanciato un'aggressiva campagna comparativa in cui mostra tutti i limiti delle cuffie wireless della mela. Ma qualcosa non convince.

In risposta al lancio delle Apple AirPods, Bragi ha lanciato un’aggressiva campagna comparativa in cui mostra tutti i limiti delle cuffie wireless della mela. Ma qualcosa non convince.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/193561/airpods-la-vera-rivoluzione-degli-auricolari-wireless-di-apple”]Tutti i prodotti presentati durante il Keynote Apple erano ampiamente attesi, ma solo uno ci ha davvero entusiasmato.[/related]

Il confronto è stato fatto tra le Bragi Dash e le Bragi Headphone con Apple AirPods, su 9 categorie differenti: Connettività Bluetooth connectivity, resistenza all’acqua, audio transparency (amplificare alla bisogna il rumore ambientale per sentire quello che accade attorno a voi senza dover rimuovere gli auricolari), fitness tracking, lettore musicale integrato, aggiornamenti Bragi OS, batteria, varie misure degli auricolari (“PerfectFit”) e prezzo.

[img src=”https://media.melablog.it/3/360/bragi-1-800×1344.jpg” alt=”bragi-1-800×1344.jpg” align=”center” size=”large” id=”193718″]

Tutti criteri su cui, chiaramente, Bragi stravince; difficilmente, infatti, vedremo aggiornamenti Bragi OS sui prodotti della mela. E comunque, nulla vieta che si possa mettere mano al firmware delle AirPods come accade per le tastiere Apple.

È assolutamente vero che le AirPods non siano waterproof, e che non hanno memoria interna, ma le feature di tracking fitness sono davvero così importanti per l’utente medio che gira armato di iPhone, braccialetti smart e gadget high-tech?

Tra l’altro, mentre le Dash costano quasi il doppio delle AirPods, le Headphone hanno lo stesso identico prezzo di listino (al netto della promozione in corso), senza però tutti i cavalli di battaglia della soluzione Apple: integrazione con Siri, assenza di pulsanti fisici, autospegnimento e autoaccensione, pairing istantaneo e sincronizzazione automatica su iCloud con tutti i dispositivi e computer che si possiede.

Probabilmente, l’aspetto più interessante delle Bragi è la possibilità di utilizzare gli adattatori (S, M, L) per accomodare il prodotto in padiglioni auricolari tutti diversi tra loro. Laddove la controparte di Cupertino si gioca la carta della misura unica.

Apple, però, ha dalla sua il design e l’integrazione con l’intero ecosistema; e anche il prezzo che avevamo inizialmente criticato, se confrontato con la concorrenza, non sembra eccessivo. Almeno tra chi è intenzionato ad acquistare un auricolare wireless: per tutti gli altri, il vecchio ed economico jack da 3,5mm andava più che bene, ma ora è solo storia.

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