Un AirTag è stato usato per scoprire un'agenzia d'intelligence segreta

Ha dell'incredibile la storia che arriva dalla Germania e che vede coinvolto un AirTag di Apple.
Ha dell'incredibile la storia che arriva dalla Germania e che vede coinvolto un AirTag di Apple.

AirTag è stato pensato da Apple per aiutare le persone a ritrovare “cose” smarrite o rubate. Un esempio banale potrebbe essere quello delle chiavi di casa o dell’auto, dato che l’azienda di Cupertino vende anche portachiavi (alcuni molto costosi, come quello di Hermès da 349 euro).

Ci sono poi casi particolari legati al piccolo dispositivo. In questo articolo non parliamo di stalking o di furti, ma di qualcosa di molto più… segreto. Come riporta AppleInsider, l’attivista Lilith Wittman dichiara di aver scoperto la verità sul Servizio Federale di Telecomunicazioni Tedesco: si tratterebbe in realtà di una copertura, di una società fittizia pensata come camuffamento di una agenzia d’intelligence segreta.

AirTag

La Wittman ha affermato di essersi imbattuta casualmente “in un’agenzia federale che non esiste”. Sospettosa, ha inviato un AirTag alla misteriosa società per scoprire la vera sede dei loro uffici e ottenere le prove dell’esistenza dell’agenzia segreta. Nella sua indagine, oltre alle semplici ricerche online, c’è addirittura la trascrizione di alcune telefonate con un funzionario il cui numero di cellulare ora risulta non più esistente.

Ma l’attivista è andata anche oltre, e si è spinta fino agli edifici del misterioso Bundersservice Telekommunikation.

La Wittman ora ritiene che le società segrete sotto copertura siano due e che facciano parte di una più grande agenzia d’intelligence chiamata Federal Office for the Protection of the Constitution (Ufficio federale per la protezione della Costituzione).

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