Steve Jobs alla CNBC

Tanta attesa, infiniti rumors a riguardo, ore di tensione prima della presentazione ma ieri, al keynote di San Francisco, il guru di Apple Steve Jobs ha presentato il prodotto che, secondo molti, rivoluzionerà il mondo della telefonia. Sto parlando, naturalmente, dell’iPhone.
Oggi, giorno successivo al MWSF, il mondo si interroga sui nuovi prodotti lanciati da Apple, Inc. e lo fa attraverso molteplici interviste realizzate dalle maggiori reti televisive. Dopo il servizio tratto da Nightline, ecco ora una intervista diretta al CEO del momento: Mr Jobs, nella quale vengono chiesti commenti relativi ai nuovi prodotti e opinioni concernenti la situazione generale di Apple, relativamente ai problemi legati alle stock options.

Per chi è di fretta può leggere il riassunto dell’intervista di seguito. A tutti gli altri, buona visione!

I passi decisivi dell’intervista sono i seguenti:
I:Qual è la motivazione che ha spinto Apple a voler entrare in un mercato così competitivo come quello della telefonia?
S:La cosa che spinge a lavorare anni ad un progetto come questo è la voglia di possedere un dispositivo fatto a questo modo. (Quella della telefonia) E’ una categoria che deve essere reinventata. Sono stati venduti miliardi di dispositivi per la telefonia nel 2006 e, se riuscissimo a raggiungere anche solamente l’1%, ciò significherebbe approdare intorno alla decina di milioni di unità vendute.
Ciò che abbiamo fatto è reinventare il telefono.
I:Perché proprio questo prodotto sarà “il” prodotto che interesserà maggiormente il mercato, come fecero a suo tempo prima i computer Macintosh e, successivamente, l’iPod?
S:Time will tell. Come i Mac e l’iPod rivoluzionarono il loro mercato, tale sarà il cambiamento che l’iPhone attuerà nei confronti della telefonia: con uno stesso dispositivo si effettueranno chiamate, si potranno gestire i propri contatti, riprodurre musica (“the best iPod we’ve ever made” dice), accessibilità ad Internet con un vero browser, si potranno gestire le email, Google Maps; il tutto in tasca.
I:Che messaggio vuole lanciare alle compagnie produttrici di prodotti per la telefonia?
S:Noi non siamo una industria che produce oggetti. Semplicemente amiamo oggetti fantastici e per questo motivo occorre un confronto con i prodotti che oggigiorno i consumatori utilizzano.
I:Quali sono, secondo lei, le potenzialità di questo nuovo dispositivo?
S:This is the Future. Mi piacerebbe poterlo vendere ad oggi per 00 ma, per ora, risulta più costoso; negli anni l’abbassamento dei costi, e dei conseguenti prezzi, attireranno sempre maggiori acquirenti. Non trovo ragione per la quale qualcuno non possa desiderare tale oggetto.
I:Che mi dice della controversia sulle stock options? Quale messaggio ha per gli investitori, azionisti, impiegati,ecc…? Cosa accadrà?
S:E’ frustrante. Molta della gente che scrive su questo argomento non sa nemmeno di cosa stia trattando; in ogni modo, abbiamo lanciato la nostra indagine interna e, di fatto, è stato realizzato un dossier nel quale viene detto che nessun illecito manageriale è stato effettuato. Abbiamo comunque trovato qualcosa che mi auguravo di non scovare, e per il quale, vista la mia carica di CEO sono responsabile, ma credo che tutto si concluderà in modo positivo.
I:Steve Jobs rimmarrà ad Apple?
S:Sino a quando mi vorranno…mi piacerebbe continuare il lavoro che faccio.

Dopo le macchine Macintosh, l’iPod e quant’altro di significativo dal punto di vista di diffusione del prodotto e di impatto sulla società, questo iPhone si presenta non come un nuovo smartphone che va ad inserirsi in un caotico magma costituito da un’infinità di prodotti, bensì come un nuovo ed innovativo (non per tutti) sistema di comunicazione.
“Time will show”, come ricorda Steve…

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