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La
che vede implicato Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, contro diverse compagnie del calibro di Apple, Google e Facebook, è stata respinta dalla corte. Il giudice incaricato di esaminare la controversia ha ritenuto che gli argomenti forniti da Paul Allen mancano di precisione.
Ad agosto scorso, il miliardario Paul Allen aveva trascinato in giudizio questi colossi della tecnologia per presunto “patent trolling”. In particolare, l’azione legale era centrata su
in possesso di Allen riguardo a diverse forme di visualizzare informazione attraverso le finestre del browser. I brevetti erano stati
, una società di ricerca fondata da Allen stesso.
Adesso l’attore ha tempo fino al 28 dicembre per rivedere i termini della querela e ripresentarla all’attenzione della corte. Anche se Allen ha già annunciato la sua intenzione di seguire con l’azione legale, Apple e Google si trovano in una posizione di forza. Già ad ottobre scorso le compagnie implicate avevano tentato di
dichiarandosi incapaci di rispondere all’accusa, data la sua debolezza.
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