macOS Big Sur: due buone e due pessime notizie

Con macOS Big Sur, arriveranno due belle novità: torna il suono di avvio del Mac, e tutte le app iOS funzioneranno anche su computer Apple. Ma ci sono pure due pessime notizie.
Con macOS Big Sur, arriveranno due belle novità: torna il suono di avvio del Mac, e tutte le app iOS funzioneranno anche su computer Apple. Ma ci sono pure due pessime notizie.
macOS Big Sur: due buone e due pessime notizie

Presentato al WWDC 2020, macOS Big Sur sarà rivoluzionario perché consentirà di avviare le app iOS su computer Apple; in più, riporta in vita il vecchio suono di avvio. Ma ci sono due brutte notizie che riguardano Rosetta e le utility di virtualizzazione Windows, e Utility Rete.

👍🏼App iOS su Mac

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I Mac basati su processore Apple, iPhone e iPad condivideranno la medesima tecnologia di processori; questo significa che le prossime generazioni di Mac saranno in grado di avviare le applicazioni per iPhone e iPad senza alcuna modifica al codice. Tant’è che questa diventerà l’opzione standard.

Agli sviluppatori, Apple ha spiegato che “tutte le app iPhone e iPad appena create o esistenti saranno rese automaticamente disponibili su Mac; tutte le vostre app compatibili verranno pubblicate sul Mac App Store dei Mac con processore Apple, a meno che non indichiate esplicitamente una volontà contraria.”

Apple promette che continuerà a supportare le app Intel per molti anni a venire, ma ci domandiamo: quale sviluppatore butterebbe soldi e tempo su un’architettura destinata all’oblio?

👍🏼Suono di Avvio

Era sparito nel 2016 con l’introduzione dei nuovi modelli di MacBook Pro, ma ora tornerà: lo storico suono di avvio dei Mac sarà ripristinato con macOS Big Sur. Certo, esiste un modo per forzarne l’attivazione anche su macOS Catalina, ma si tratta di un barbatrucco; qui invece parliamo di uno sfacciato e gradito dietofront.

Torna anche il suono di connessione, quando si collega un connettore MagSafe sui vecchi Mac che ne sono dotati. Finalmente.

👎🏼 Addio Utility Network

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Utility di Rete, una piccola e utile applicazione che consente di diagnosticare lo stato della connessione di rete, visualizzare la tabelle di routing, tracciare i percorsi del traffico di rete, controllare le porte TPC aperte e molto altro, va ufficialmente in pensione. Su macOS Big Sur è formalmente “software deprecato.”

Un andazzo che si ravvisava già quando, col rilascio di macOS Mojave, l’app è stata sepolta in System → Library → CoreServices → Applications. Peccato, anche perché con le risorse di Cupertino, aggiornare un’app simile sarebbe stata una passeggiata.

👎🏼 Niente Virtualizzazione Windows

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Se avete necessità di utilizzare Windows su Mac con le app di virtualizzazione tipo Parallels o VMWare, state lontani dai Mac con processore Apple. Rosetta 2, il software che avvia app Intel su Mac ARM, non funzionerà con le vostre app di virtualizzazione.

Ah, e se non fosse chiaro, ovviamente è finita anche l’era di Bootcamp: niente Intel, niente Windows, almeno fino a quando non verranno create -se mai accadrà- complesse app di virtualizzazione. Chi ha vissuto l’epoca PowerPC, sa di cosa parliamo: software lento, anzi lentissimo. Si fa prima a comprare un PC cassone da usare allo scopo.

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