Apple, Amazon, Microsoft: i big dell'High Tech diventano sempre più indipendenti

Apple, Amazon ma anche Microsoft e compagnia diventano sempre più forti, strutturati e indipendenti, e hanno sempre meno bisogno di delegare a società esterne. È una fenomeno centripeto che accomuna tutti gli altri big dell'high tech, in tutti i campi in cui operano.
Apple, Amazon ma anche Microsoft e compagnia diventano sempre più forti, strutturati e indipendenti, e hanno sempre meno bisogno di delegare a società esterne. È una fenomeno centripeto che accomuna tutti gli altri big dell'high tech, in tutti i campi in cui operano.

Apple, Amazon ma anche Microsoft e compagnia diventano sempre più forti, strutturati e indipendenti, e hanno sempre meno bisogno di delegare a società esterne. È una fenomeno centripeto che accomuna tutti gli altri big dell’high tech, in tutti i campi in cui operano.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/184165/apple-a10-primi-rumors-sul-nuovo-chip-esa-core”]Alla fine Apple ci è riuscita sul serio. Dopo anni di tentativi e investimenti, per la prima volta nella sua storia inizia ad affrancarsi dalla nemica Samsung. Il chip A10 di iPhone 7, infatti, sarà prodotto esclusivamente da TSMC.[/related]

Da sempre, Apple ama mantenere un controllo verticale sul suo intero business, dal design di prodotto, al software, al packaging, all’esperienza di vendita, di assistenza e tutto quello che c’è attorno. L’idea è di fornire non un prodotto, ma un’esperienza diversa da tutte le altre, e con un carattere distintivo proprio.

Con iPhone 7, le è riuscito il coup de théâtre: abbandonerà Samsung per la produzione del chip A10 in favore di TSMC; e così, ha salvato i suoi segreti industriali ma soprattutto ha fatto lo sgambetto alla nemica. Ed è solo il primo passo di un progetto che potrebbe arrivare ben oltre; guardate ad esempio cosa è accaduto con iCloud.

Un tempo, per la distribuzione degli aggiornamenti e dei contenuti dell’iTunes Store, Apple -ma anche Microsoft e molte altre- si affidavano a società come Akamai. Ora che i Data Center con la mela sono costruiti e perfettamente operativi, però, per Akamai sono dolori: se negli ultimi due anni Apple e Microsoft costituivano il 13% del suo fatturato, nel 2016 il contributo si dimezzerà al 6%. E le cose peggioreranno ulteriormente, a causa di questo “crescente fai-da-te,” ha dichiarato il CEO della società.

Stessa storia con Amazon. Dopo aver stretto accordi per anni con FedEX e UPS e altre società di trasporto via terra/mare/aria, ora diventerà un corriere a sé stante. Secondo Bloomberg, dapprima si comincerà con i piccoli commercianti, per aiutarli ad abbattere i costi, dopodiché il controllo e l’automazione si espanderanno all’intera catena logistica.

E in futuro, c’è da scommettere, questa tendenza si radicalizzerà. Dopotutto fa parte dell’evoluzione naturale delle cose, anche se il rischio di accentramento nelle mani di pochi dei beni e dei servizi diventa sempre più grosso. In altre parole, si rischiano complicati oligopoli di fatto.

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