Panic Mode, l'allarme segreto del Touch ID per salvarvi la vita

Avete presente la combinazione speciale di alcune casseforti che aprono lo sportello ma attivano al contempo un allarme segreto per la polizia? Apple sta sperimentando una trovata simile per i propri iPhone e iPad. E potrebbe salvarvi la vita.
Avete presente la combinazione speciale di alcune casseforti che aprono lo sportello ma attivano al contempo un allarme segreto per la polizia? Apple sta sperimentando una trovata simile per i propri iPhone e iPad. E potrebbe salvarvi la vita.

Avete presente la combinazione speciale di alcune casseforti che aprono lo sportello ma attivano al contempo un allarme segreto per la polizia? Apple sta sperimentando una trovata simile per i propri iPhone e iPad. E potrebbe salvare vite.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/180496/altro-che-touch-id-onde-cerebrali-per-sbloccare-iphone”]Gli scienziati stanno lavorando ad un sistema di riconoscimento infinitamente più preciso di quello biometrico: si basa sulle onde cerebrali.[/related]

Da principio, il Touch ID serviva solo per sbloccare l’iPhone; poi, è stato utilizzato per sostituire le password, e infine -con Apple Pay– consente di autorizzare un pagamento o un addebito diretto sul proprio conto corrente. Ma in futuro, potrebbe fare ancora di più, tipo cavarvi d’impaccio in situazioni di pericolo.

Apple sta lavorando infatti ad una sorta di Pulsante di Panico che può essere attivato segretamente con un dito a scelta dell’utente. Quel che accade dopo, dipende dalla configurazione.

Si può impostare il sistema perché faccia accedere a dati farlocchi oppure a una porzione limitata delle funzionalità standard; oppure, potrebbe scattare foto o registrare video della persona che usa il telefono. In alternativa, potrebbe contattare la polizia, inviare coordinate GPS ad amici e parenti, suonare un allarme sonoro, e così via.

Oppure ancora, si può legare ad ogni dito una determinata azione: tipo, sblocco con pollice -> apertura app Telefono, sblocco con indice, status su Facebook. Le possibilità sono infinite, ma dipendono dalla volontà di Apple.

In altre parole, non c’è nessuna garanzia che questo brevetto si trasformi in un servizio reale per gli utenti. Ma le potenzialità ci sono tutte. Voi che ne dite?

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti