Brevetti, Apple pensa ai gesti 3D per iPhone e iPad

Apple ha recentemente brevettato una tecnologia per generare e manipolare oggetti tridimensionali su un dispositivo di computing con touch screen. Il tutto attraverso speciali movimenti sulla superficie del display.
Apple ha recentemente brevettato una tecnologia per generare e manipolare oggetti tridimensionali su un dispositivo di computing con touch screen. Il tutto attraverso speciali movimenti sulla superficie del display.

Lo U.S. Patent and Trademark Office (USPTO) ha recentemente pubblicato il brevetto numero 8.514.221 attribuito ad Apple e intitolato “Lavorare con oggetti 3D.” Questa tecnologia permette di “generare e manipolare oggetti 3D utilizzando gesti tridimensionali come metodo di input,” magari in abbinamento ad applicazioni CAD su dispositivi con display multi-touch come iPad.

In pratica, tutto quello che avviene sulla superficie del display -a contatto diretto quindi con il digitizer- viene interpretato come un oggetto 2D; nel momento in cui solleviamo la mano, il sistema estrude tale oggetto e gli conferisce proprietà tridimensionali in base alla distanza e ai movimenti delle dita nello spazio sovrastante. Il tutto attraverso i sensori di contatto touch capacitivi (il cosiddetto digitizer) e i sensori di prossimità integrati nel display.

In questo modo, per esempio, si potrebbe tracciare a mano libera una forma, disegnandola sul display dell’iPad; poi, la si potrebbe trasformare in un oggetto 3D semplicemente staccando i polpastrelli dal tablet, esattamente come si fa -in punta di mouse- nei programmi CAD:

In questa sezione spieghiamo le tecniche e i sistemi che supportano la generazione, la modifica e la manipolazione di oggetti 3D utilizzando come input gesti 3D. Per esempio, oggetti 3D possono essere generati partendo da oggetti bidimensionali. Prima di tutto, nell’interfaccia grafica viene identificato un input per un oggetto 2D; poi, viene identificato un secondo gesto 3D che include un movimento in prossimità della superficie. Un oggetto 3D può essere generato basandosi sull’oggetto 2D e declinandolo in base ai primi e ai secondi input dell’utente, e l’oggetto 3D può essere così presentato nell’interfaccia utente dove può essere ulteriormente manipolato.

Ovviamente, non mancano strumenti per scolpire, scavare e cesellare gli oggetti virtuali creati, oltre che modificarne i parametri di ombra, lucentezza, texture e molto altro. L’iPad, insomma, potrebbe abdicare presto al suo ruolo di prodotto per la fruizione dei contenuti, fino a diventare un dispositivo di produttività artistica e professionale.

E intendiamoci, non è che Apple abbia sbaragliato la concorrenza: il Samsung Galaxy S4, per esempio, supporta già oggi gli Air Gesture per rispondere alle chiamate o leggere gli SMS senza toccare fisicamente il display, ma ci sono alcune differenze. Innanzitutto, Samsung utilizza un sensore di luce per determinare i movimenti dell’utente, mentre quelli Apple -più di uno- sono implementati direttamente nello schermo; inoltre, la visione di Cupertino è nettamente più articolata e ambiziosa, e ha tutte le carte in regola per rivoluzionare di nuovo l’approccio alle interfacce grafiche. Il brevetto in questione, depositato nel 2012, riporta in calce le firme di Nicholas V. King e Todd Benjamin.

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