Mighty e Napoleon, il nuovo hardware per iPad di Adobe

Con un annuncio che ha spaccato la sua utenza, Adobe ha annunciato l'arrivo delle Creative Cloud Apps e il contestuale -e progressivo- abbandono della Creative Suite standalone. L'attenzione, d'ora in avanti, sarà rivolta ai prodotti e servizi che orbitano attorno alla Creative Cloud. E c'è pure la sorpresa hardware!
Con un annuncio che ha spaccato la sua utenza, Adobe ha annunciato l'arrivo delle Creative Cloud Apps e il contestuale -e progressivo- abbandono della Creative Suite standalone. L'attenzione, d'ora in avanti, sarà rivolta ai prodotti e servizi che orbitano attorno alla Creative Cloud. E c'è pure la sorpresa hardware!

Aggiornamento del 9 maggio 2013.

Assieme alla Creative Cloud, Adobe ha annunciato anche l’arrivo di due nuovi dispositivi da affiancare agli strumenti software della società: si tratta dello stilo per iPad “Project Mighty” e del righello digitale “Napoleon.”

Com’è facile immaginare, Mighty è uno stilo che si connette all’iPad attraverso la tecnologia Bluetooth, grazie al quale si può disegnare sul display touchscreen come si ci trovassimo di fronte ad un supporto cartaceo; e all’aumentare della pressione, cresce anche lo spessore del tratteggio. La peculiarità di questo dispositivo, spiega TechCrunch, è che può conservare al suo interno un gran numero di preferenze ed impostazioni personalizzate, compresi i temi di colore della tavolozza, i pennelli e qualunque asset salvato nella clipboard Cloud.

Il gingillo infatti si interfaccia automaticamente coi servizi online di Adobe:

Di per sé, la penna Mighty somiglia un po’ alla penna sensibile alla pressione Jot Touch 4, ma con il pieno supporto ai servizi di Adobe Creative Cloud sottostanti. È un po’ come avere l’intera cassetta degli strumenti di un artista in un singolo dispositivo, a giudicare da quel che Adobe ci ha mostrato oggi sul palco. Senza contare che il sistema non accetta soltanto il tocco dello stilo: ciò consente innovazioni come ad esempio l’uso delle mani per cancellare o sfumare.

Napoleon invece è una sorta di sostegno/righello che permette di disegnare linee dritte ma anche archi, angoli o figure geometriche, né più né meno come con gli strumenti tradizionali di disegno.

Sfortunatamente, i due gingilli non sono ancora in commercio; Adobe sta ancora lavorando al loro sviluppo, e per questa ragione non sono stati divulgate né le specifiche tecniche né tantomeno i prezzi di vendita al pubblico. Al momento non esiste neppure una tabella di marcia precisa: per conoscere l’eventuale data di disponibilità, dunque, occorrerà attendere ancora qualche mese.

Adobe annuncia Creative Cloud Apps e abbandona Creative Suite

creativecloud

Con una mossa che ha sorpreso solo i più distratti, Adobe ha annunciato sostanziose novità riguardo la Creative Suite e il servizio in abbonamento Creative Cloud. In pratica, dimenticate pure DVD d’installazione e pacchetti installer: tutti gli aggiornamenti per la Creative Suite 6 arriveranno presto, sì, ma saranno disponibili solo per quanti hanno sottoscritto un piano Creative Cloud e non tramite le solite licenze software. Creative Suite 6 continuerà ad esistere e perfino ad essere commercializzata, spiegano da Adobe, ma non ci saranno nuovi update né una Creative Suite 7.

Alla Conferenza Adobe MAX, la società ha infatti annunciato la versione Cloud delle sue app principali, ovvero Photoshop CC, InDesign CC, Illustrator CC, Dreamweaver CC e l’immancabile Premiere Pro CC, tutte con la propria generosa quantità di migliorie e novità. Nel caso di Photoshop, per dire, c’è sicuramente da segnalare la riduzione del Camera Shake e l’integrazione con Behance, ma è solo uno degli innumerevoli esempi possibili.

Le nuove Creative Cloud debutteranno sul mercato il prossimo giugno, a prezzi scontati per i possessori della vecchia CS 3 e versioni successive:

I creativi che si affidano ai cicli di aggiornamento della società saranno contenti di sapere che chiunque con un seriale valido della CS3 o versioni successive potrà ottenere il suo primo anno di Creative Cloud a 29,99$ al mese. Per tutti altri, la versione completa verrà 49,99$ al mese, oppure è possibile comprare una licenza per abbonamento ad una singola app a 19,99$.
Per i team si applica lo stesso concetto, ma si pagherà 69,99$/mese per utente oppure 39,99$ in presenza di una licenza CS3 o successive; a questo tipo di piano, tuttavia, si applicano ulteriori bonus, come ad esempio una maggior quantità di storage online.

Va meglio agli studenti, visto che per loro è stato fissato un prezzo speciale di 19,99$ al mese per la versione completa e di 39,99$/mese/utente per il programma “Teams for Education.”

Si tratta d’una novità che ha diviso in modo inconciliabile la clientela esistente. Tant’è che, sul forum ufficiale Adobe, è facile imbattersi in commenti del genere:

Il nuovo schema di prezzi Cloud è orribile per gli utenti come me, perché lo uso solo poche volte al mese e non ho sempre bisogno della versione migliore e più recente. Tant’è che aggiornavo solo una volta ogni tre o quattro anni.

E dello stesso avviso sono molti altri utenti saltuari. C’è ad esempio chi correttamente sottolinea di aver “sperato in uno schema di prezzi che fosse equivalente o perfino inferiore all’acquisto di una Creative Suite,” salvo poi scoprire con estremo disappunto che “sfortunatamente non è questo il caso.”

Per Adobe, invece, è una manna dal cielo per tante ragioni. Innanzitutto, la libera finalmente dall’incubo della Major Release ogni 18 mesi o giù di lì; una volta entrato in vigore il nuovo sistema, infatti, gli iscritti alla Creative Cloud inizieranno a ricevere aggiornamenti e migliorie in modo continuo, e mano a mano che vengono messi a punto. C’è da scommettere che molti abbandoneranno il treno, ma le previsioni parlano di circa 4 milioni di iscritti al servizio entro il 2015, contro il mezzo milione attuale.

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