Kwikset Kēvo trasforma l'iPhone nelle chiavi di casa del futuro

Lo smartphone sta diventando sempre più ubiquo e presente nelle nostre vite. Ha già sostituito il vecchio lettore multimediale, la macchina fotografica, il computer in mobilità e presto rischia di perfino di rendere obsolete le chiavi di casa. Grazie a prodotti come Kwikset Kēvo.
Lo smartphone sta diventando sempre più ubiquo e presente nelle nostre vite. Ha già sostituito il vecchio lettore multimediale, la macchina fotografica, il computer in mobilità e presto rischia di perfino di rendere obsolete le chiavi di casa. Grazie a prodotti come Kwikset Kēvo.

Già oggi c’è chi usa quotidianamente il proprio iPhone per regolare la temperatura di casa, per dare un’occhiata da remoto alla videosorveglianza oppure per controllare l’illuminazione domestica. In futuro, però, alla tecnologia potremmo demandare molto più di così, senza complicarci troppo la vita e soprattutto guadagnandone in flessibilità.

Durante una puntata di Shark Tank, un programma della ABC dedicato agli aspiranti imprenditori, il presidente della UniKey Phil Dumas ha presentato ai potenziali investitori un prodotto davvero molto interessante, con tutte le carte in regola per creare un nuovo hype. Si chiama Kwikset Kēvo ed è un cilindro elettronico della serratura capace di aprirsi con un tocco, quando gli smartphone autorizzati sono nelle immediate vicinanze.

Ciò implica che è possibile anche assegnare chiavi specifiche e temporanee, da assegnare ad esempio alla donna delle pulizie (apertura permessa solo nei giorni e negli orari in cui presta servizio) o ai nostri amici in visita (per tutto il periodo in cui alloggeranno da noi); senza doversi preoccupare di creare duplicati o di distribuire chiavi fisiche.

La tecnologia funziona a batterie e non dipende dall’alimentazione domestica; quando si scaricano, l’app companion e le Notifiche Push ricordano all’utente con la dovuta insistenza la necessità del cambio, e seppur si dovessero scaricare mentre siamo fuori, c’è sempre la possibilità di aprire con una chiave comune. Inoltre, chi non possiede uno smartphone può semplicemente portarsi dietro il portachiavi automatico, e il problema è risolto.

Con l’app per iOS e Android, però, si può creare chiavi perenni, assegnarne di temporanee, o revocare le autorizzazioni; ogni apertura viene appuntata in un log consultabile dal proprietario, e chiunque può serrare la porta con tre tocchi di dita sul cilindro; per aprire, però, servirà un’autorizzazione esplicita o la chiave fisica.

Peccato soltanto che non siano stati annunciati ancora né prezzi per il pubblico, né date di commercializzazione. E chissà se un prodotto simile finirà mai negli Apple Store del mondo. Per farvi un’idea di cosa parliamo, ecco il video dell’ABC con la dimostrazione del prodotto.

E voi, vi fidereste di un sistema simile? Diteci quel che ne pensate nei commenti, sulla nostra pagina Facebook o sul nostro canale Twitter.

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