I 10 fallimenti di iPhone, e come Apple li ha corretti

Il successo di iPhone non è stato una passeggiata; è costato errori madornali e fallimenti. Ma ogni volta, Apple ha saputo trarre una lezione, e ogni volta ha potuto aggiustare il tiro. Ecco i 10 errori madornali di Cupertino.
Il successo di iPhone non è stato una passeggiata; è costato errori madornali e fallimenti. Ma ogni volta, Apple ha saputo trarre una lezione, e ogni volta ha potuto aggiustare il tiro. Ecco i 10 errori madornali di Cupertino.

Il successo di iPhone non è stato una passeggiata; è costato errori madornali e fallimenti. Ma ogni volta, Apple ha saputo trarre una lezione, e soprattutto ha saputo aggiustare il tiro. Ecco i 10 errori madornali di Cupertino.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/200984/realta-aumentata-apple-liphone-diventa-un-metro-virtuale”][/related]

Chi si ricorda il Bendgate o il casino del prototipo di iPhone smarrito? Ecco la classifica dei 10 errori più gravi commessi da Apple nello sviluppo di iPhone, e come hanno gestito la crisi.

1. Fiasco Motorola

[img src=”https://media.melablog.it/6/6df/1020.jpeg” alt=”1020.jpeg” align=”center” size=”large” id=”201003″]

Prima di lanciare iPhone, Apple aveva tentato la strada della partnership con Motorola. Il prodotto lanciato, il ROKR E1, era oggettivamente un telefono come tanti altri; l’unica differenza era il supporto ad iTunes (massimo 100 canzoni). Un prodotto imbarazzante, che Steve Jobs stesso ha avuto difficoltà a presentare.

Soluzione: Apple alla fine ha capito che doveva progettarselo e costruirselo da sola.

2. Sconti Non Graditi

Quando, a distanza di appena 2 mesi dal lancio, Apple tagliò di 200$ il prezzo di iPhone, gli utenti che l’avevano acquistato poco prima a prezzo pieno insorsero.

Soluzione: fu offerto una carta acquisto da 100$ agli acquirenti originali, e mai più furono lanciato sconti tanto importanti.

3. (Non) C’è un’App per Questo

Da principio Jobs voleva un controllo totale della piattaforma, e per questo era contrario a lasciare nelle mani degli sviluppatori il potere di creare nuove app, potenzialmente capaci di abbassare la qualità complessiva del dispositivo. Ma non era quello che chiedevano gli utenti.

Soluzione: Alla fine, Jobs cedette alle pressioni di Phil Schiller e altri manager, e a marzo 2008 fu annunciata l’apertura agli sviluppatori di terze parti. A giugno 2008 apri l’App Store con 500 app, e ora siamo a quota 2.2 milioni.

4. Lasciare Spazio ad Android

Quando il CEO di Google Eric Schmidt fu invitato a unirsi al Consiglio d’Amministrazione di Apple, nessuno immaginava quel che sarebbe successo dopo. Secondo la ricostruzione di Steve Jobs, Google avrebbe copiato le idee di Apple e lanciato un prodotto concorrente analogo.

Soluzione: Dopo l’estromissione di Schmidt dal CdA e anni di battaglie legali, le grane con Google sono ufficialmente chiuse. Continuano quelle con Samsung.

5. Il Prototipo Perduto (2005)

[img src=”https://media.melablog.it/c/c32/1440.jpeg” alt=”1440.jpeg” align=”center” size=”large” id=”201004″]

Nel 2010, un ingegnere Apple dimenticò in un bar un prototipo di iPhone 4. Il dispositivo fu trovato e rivenduto a Gizmodo che pubblicò uno smontaggio del dispositivo 6 settimane prima del lancio ufficiale.

Soluzione: A breve distanza dalla pubblicazione, Apple chiese e ottenne che l’appartamento dell’editor di Gizmodo fosse rivoltato come un pedalino. Alla fine, il prototipo tornò a Cupertino, ma la violenza con cui fu gestita la faccenda lasciò un segno profondo.

6. Antennagate (2010)

Il design di iPhone 4 aveva diversi punti di forza, primo fra tutti l’antenna esterna che faceva anche da cornice e rendeva il dispositivo molto robusto. Peccato che bastava toccare a mani nude questa cornice per cortocircuitare l’antenna e abbassare drasticamente la ricezione. Jonathan Ive, infatti, aveva fatto rimuovere il rivestimento in materiale plastico per ragioni estetiche.

Soluzione: Apple ammise (più o meno) l’errore e regalò cover a tutti; e nei successivi modelli corresse per sempre il problema.

7. Mappe Apple (2012)

[img src=”https://media.melablog.it/8/8aa/google-morethanamap-dot-com-586×326.jpg” alt=”google-morethanamap-dot-com-586×326.jpg” align=”center” size=”large” id=”201005″]

Come dimenticare il flop iniziale delle Mappe Apple, piene di errori, problemi e bug?

Soluzione: Tim Cook chiese ufficialmente scusa, diede inizio ad una massiccia serie di assunzioni e -nel mentre- rimodulò i toni sensazionalistici nel marketing.

8. iPhone 5c (di Plastica)

[img src=”https://media.melablog.it/3/35f/1440-1.jpeg” alt=”1440-1.jpeg” align=”center” size=”large” id=”201006″]

Quando Apple propose il coloratissimo iPhone 5c, fummo da subito molto critici. Costava appena 100$ in meno del modello di punta, eppure al suo interno era praticamente un iPhone 5. Stesso costo, ma scocca plasticosa in policarbonato che gli utenti non gradirono.

Soluzione: iPhone 5c è stato l’ultimo modello di serie “c” lanciato da Apple. Sono seguiti altri modelli entry-level e destinati ai mercati emergenti, ma la qualità percepita è quella che ci si aspetta dalla mela. Sono seguiti anche altri iPhone low-cost colorati, ma non così tanto e con colori così vivi.

9. Bendgate (2014)

[img src=”https://media.melablog.it/4/4d9/1440-2.jpeg” alt=”1440-2.jpeg” align=”center” size=”large” id=”201007″]

Con iPhone 6 fu lanciato il primo phablet Apple, iPhone 6 Plus con display da 5.5 pollici. Poco dopo l’inizio delle vendite, cominciarono a comparire video e immagini di iPhone 6 piegati, solo tenendoli in tasca, ed è partito subito il tormentone.

Soluzione: Apple negò l’emergenza, spiegando che si trattava di casi isolati; intanto, però, per le versioni successive adottò Alluminio serie 7000, più resistente, e rafforzò i punti di stress della struttura dei dispositivi.

10. Il Boomerang degli U2

Pensando di fare cosa gradita ai propri clienti, Apple firmò un accordo di esclusiva con gli U2 per infilare gratuitamente una copia dell’album Songs of Innocence in tutti gli iPhone. E così, tutti ci ritrovammo con un album mai ordinato su iTunes, e molti -compresi noi- non hanno gradito.

Soluzione: Dopo le scuse di rito, Apple dovette pubblicare le istruzioni per rimuovere il regalo indesiderato. La Libreria musicale, compresero a Cupertino, appartiene alla sfera personale.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti