Apple vs Google, la "guerra silenziosa": Apple Search potrebbe essere più vicino del previsto

Apple vuole il suo motore di ricerca ed è pronta a sfidare il gigante Google. In atto c'è una "guerra silenziosa", ecco cosa sappiamo.
Apple vuole il suo motore di ricerca ed è pronta a sfidare il gigante Google. In atto c'è una "guerra silenziosa", ecco cosa sappiamo.

Da anni si parla di una sorta di “guerra silenziosa” tra Apple e Google, con la prima al lavoro su Apple Search, ovvero una soluzione per competere con il motore di ricerca di Alphabet. La notizia dell’ultima ora, diffusa dal Financial Times, è di assoluto rilievo: il search engine made-in-Cupertino potrebbe essere più vicino del previsto.

Apple sfida Google

Da poche settimane, Tim Cook & co. hanno lanciato Business Connect, uno strumento gratuito che consente alle aziende di richiedere delle card da mostrare in Apple Maps. Chi si trova quindi ad utilizzare il servizio dell’azienda californiana può ottenere informazioni più dettagliate circa le attività sparse sul territorio. Il report odierno del Financial Times suggerisce che proprio Business Connect sia il primo elemento di una strategia – articolata in tre parti – per sferrare l’attacco a Google.

È una sfida lanciata a Google Maps, che collabora con la piattaforma di consigli Yelp per offrire informazioni simili e ricava entrate dalla pubblicità e dalle commissioni.

Apple-Business-Connect-Apple-Maps

Altro elemento di questa strategia potrebbe essere l’acquisizione di Topsy Labs, una start-up che aveva indicizzato Twitter per abilitare ricerche e analisi. Questa tecnologia viene utilizzata ogni volta che un utente iPhone chiede informazioni a Siri, digita richieste dalla schermata iniziale o utilizza la funzione Spotlight su macOS, si legge nel rapporto del FT.

In base a quanto riferito, l’elemento finale della “Silent War” tra i due colossi tech sarà la rivendicazione da parte di Apple di uno spazio pubblicitario online dove, oggi, gli annunci di Alphabet e Google dominano incontrastati. Apple avrebbe intenzione di realizzare una “demand-side platform”, ovvero un tipo di software che consente a un inserzionista di acquistare spazi pubblicitari. Se non è un indizio questo…

Dovesse andare in porto, questa strategia avrà sicuramente un forte impatto anche su iOS e, di conseguenza, su iPhone. Prendere le distanze dal motore di ricerca più grande e utilizzato al mondo è un rischio, ma Apple ha tutte le risorse per centrare l’obiettivo.

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