Apple e i framework JavaScript

Negli ultimi anni l’attenzione di Apple si è concentrata sempre di più sui servizi via Internet e sulla possibilità di sviluppare e offrire soluzioni pronte e strumenti basati su HTML, CSS e ovviamente Javascript.

Il risultato è che a Infinte Loop sono state create o adattate numerose librerie e framework JavaScript accumulando un piccolo patrimonio che Apple ha impiegato e sta impiegando attivamente in vari modi, da iTunes all’iPad passando per la gestione dei suoi negozi.

Andiamo alla scoperta di alcuni di questi strumenti, a cominciare da quel Gianduia che recentemente è assurto agli onori della cronaca.
Creato per la realizzazione di applicazioni online, Gianduia è (per ora) uno strumento privato che ripropone alcune funzionalità di Cocoa e che si interfaccia con la soluzione server che Apple ha ereditato da NeXT, WebObjects.


Gianduia è in circolazione da almeno un anno e Apple lo ha già utilizzato proficuamente in almeno tre occasioni. È alla base del servizio di assistenza One to One, del sistema di prenotazione degli iPhone e quello per prendere appuntamento con gli addetti del Genius Bar negli Apple Store.

All’opposto troviamo SproutCore, che è open source, pubblico e non è stato creato o sponsorizzato da Apple (o almeno non risulta esserlo). Apple ha però utilizzato questo framework avanzato in almeno due iniziative di primo piano.

SproutCore è nato nel 2007 come base di Mailroom e già l’anno dopo l’azienda di Cupertino ha rivelato di esservisi appoggiata per gran parte del servizio di sincronizzazione MobileMe e per la creazione di Web Gallery in iPhoto ’08. Apple ha proseguito nell’uso di SproutCore basandovi nel 2009 anche iWork.com, l’estensione online del suo pacchetto software iWork.

Meno noto è invece Coherent, framework sviluppato originariamente nel 2005 da Jeff Watkins per avere a disposizione una versione per il web di Cocoa. Nel 2007 Watkins è entrato in Apple e l’anno seguente ha deciso che per rendere meno incerto il futuro di Coherent ha trasferito la proprietà del sorgente della versione 1.0 ad Apple. Il risultato è che il framework è cresciuto e si è potenziato divenendo la base della libreria JavaScript di Dashcode, lo strumento di creazione di widget per Dashboard.

Una volta uscito da Apple Watkins non ha potuto rendere disponibile il framework a chiunque dato che la licenza non lo consentiva ma è riuscito di ricrearlo e da alcuni mesi offre la versione 3.0 rilasciandola sotto la licenza Apache License.

iTunes LP and Extras

Un altro framework Javascript è quello che Apple rende disponibile per la creazione degli iTunes LP e degli iTunes Extras, lanciati nel settembre 2009. La libreria in questione si chiama TuneKit ed è scaricabile da una pagina del sito Apple che contiene template, guide, informazioni e specifiche delle API per realizzare questi contenuti multimediali accessori riproducibili in iTunes e AppleTV.

Terminiamo con due framework strettamente imparentati e relativi al mondo dei dispositivi touch.

Nel dicembre del 2009 John Gruber ha puntato l’attenzione su una libreria JavaScript usata da Apple. Si chiama PastryKit e permette di ridurre il divario esistente tra le app native e le web application, implementando cose come lo scrolling inerziale. L’uso principale di PastryKit è nella guida utente dell’iPhone.

Anche se si tratta di un framework privato è possibile scaricarlo e sviluppatori terzi ne hanno approfondito il funzionamento rendendo disponibili risorse e informazioni e l’analisi di alcune funzioni.

All’inizio di aprile si è scoperto l’equivalente per iPad di PastryKit: si chiama AdLib e anche in questo caso è sfruttato per mostrare la guida utente online del dispositivo agli utenti. Le due librerie sono molto simili ma AdLib è una versione più avanzata e specifica che offre anche in MobileSafari la visione a due colonne con barre di scorrimento, tipica delle app native per il tablet di Apple.

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