Apple, pressioni sui fornitori per boicottare i competitor

Da qualche tempo a questa parte, Apple ha iniziato a fare pressioni sui partner asiatici perché abbandonino la produzione dei prodotti concorrenti ritenuti più pericolosi. Si comincia con Pegatron.
Da qualche tempo a questa parte, Apple ha iniziato a fare pressioni sui partner asiatici perché abbandonino la produzione dei prodotti concorrenti ritenuti più pericolosi. Si comincia con Pegatron.


In un articolo del China Times [traduzione in italiano] si legge che Apple avrebbe iniziato a fare pressioni su Pegatron affinché scegliesse da che parte stare. Secondo Cupertino infatti, la produzione del MacBook Air risulterebbe incompatibile con quella dello Zenbook di Asus, per via della loro sgradita somiglianza.

Somiglia un po’ ai libri consigliati dal docente universitario; sono teoricamente opzionali, ma senza averli letti non si passa l’esame. E così, con un suggerimento da amico altrettanto vincolante, Apple ha chiesto e ottenuto il massimo grado di coerenza possibile dai suoi partner:

Wen afferma che […] a causa del divieto formulato da Apple, Pegatron sarà costretta a cedere i suoi ordini di Asus Zenbook alla Compal o alla Wistron OEM entro la fine di marzo. Sottolinea che Asus ha rilasciato lo Zenbook lo scorso anno, caratterizzato da uno chassis prodotto da un solo pezzo di metallo, un form factor sottile e uno stile esterno che adula il MacBook Air, ovvero la causa dell’insoddisfazione di Apple. Recentemente Apple ha ufficialmente richiesto ai fornitori di scegliere da che parte stanno, anche se lo Zenbook ha rappresentato il primo provvedimento effettivo.

E visto che Pegatron è entrata a far parte della scuderia dei produttori asiatici di Cupertino soltanto un anno fa, e dato che ha recentemente dovuto sostenere ingenti spese in nuovi macchinari per assicurarsi l’ordinativo di iPad 3, la scelta è stata praticamente obbligata.

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