Samsung ritira una denuncia contro Apple... per concentrarsi sulla propria difesa

Samsung ha rinunciato a proseguire in una delle cause che la vede implicata contro Apple, ritirando la denuncia. Uno dei portaparola di Samsung ha presto specificato che si tratta di una manovra strategica per permettere ai propri legali di concentrarsi sulle cause importanti contro Apple che riguardano le accuse di violazione dei brevetti da parte di Cupertino.
Samsung ha rinunciato a proseguire in una delle cause che la vede implicata contro Apple, ritirando la denuncia. Uno dei portaparola di Samsung ha presto specificato che si tratta di una manovra strategica per permettere ai propri legali di concentrarsi sulle cause importanti contro Apple che riguardano le accuse di violazione dei brevetti da parte di Cupertino.



Samsung ha rinunciato a una delle cause che la vede implicata contro Apple, ritirando la denuncia. Un gesto di pace? Nient’affatto! Nam Ki Yung, uno dei portaparola di Samsung si è sbrigato nello specificare che si trattava unicamente di una manovra per permettere ai propri legali di concentrarsi sulle cause importanti contro Apple, in particolare in quelle che riguardano le accuse di violazione dei brevetti.

I giudici avevano concesso ai periti di Apple di visionare i prototipi delle future generazioni di tablet e smartphone della Samsung, per prevedere un eventuale violazione dei brevetti in possesso di Cupertino. La contro richiesta di Samsung era stata bocciata dalla Corte visto che i prototipi di Apple sono ancora coperti da segreto industriale, mentre i prodotti Samsung contestati sono già in circolazione.

Ma Samsung non ci sta e ribadisce che la sua politica non è quella di copiare, come ha dichiarato più volte Apple, ma semplicemente di competere in un campo dove la tecnologia spinge spesso le aziende a immaginare e produrre prodotti simili:

I Difensori Samsung ammettono che non hanno mai smesso di competere con Apple, malgrado gli sforzi di Apple nell’evitare tale competizione.

I “Difensori Samsung” sono naturalmente le società coinvolte nella disputa: la filiera coreana di Samsung e due compagnie consociate negli USA.

Nella sua ironica difesa, Samsung sottolinea che la proprietà intellettuale entra spesso in contrasto con lo spirito di competizione e che Apple non fa altro che chiamare “copia” una regolare competizione tecnologica. Samsung sottolinea inoltre, con una certa veemenza, il suo ruolo innovatore mettendo sul tavolo il suo portfolio di 28700 brevetti registrati nei soli Stati Uniti.

Nell’innovazione tecnologica esiste una parte di imitazione dei migliori risultati dei competitori, in parte per migliorarli e in parte per rimanere al passo con il mercato. Il campo della ricerca ha anche bisogno di un certo margine di libertà, per sperimentare, anche riproducendo quanto proposto dalla concorrenza.

Di conseguenza, la linea che separa quindi la leale concorrenza dalla copia è spesso abbastanza sottile. Questa linea di demarcazione va senz’altro difesa per incoraggiare l’innovazione piuttosto che l’assestamento dell’industria sulla mera imitazione.

Apple non sembra pensarla così e dichiara che molti prodotti della Samsung violano i suoi diritti di proprietà intellettuale. I prodotti incriminati da Apple sono fra i più noti della Samsung: Nexus S, Epic 4G, Galaxy S e il tablet Galaxy Tab, diretto rivale dell’iPad.

Ci si chiede dove le due società vogliono arrivarevisto che Apple e Samsung collaborano in numerosi altri campi, tanto che la compagnia di Cupertino non può fare a meno della partnership della Samsung. Nel campo della produzione di memorie Flash, per esempio, un rallentamento della produzione da parte della Samsung sarebbe una catastrofe per Apple. Dal punto di vista della Samsung, Apple è uno dei suoi più grossi clienti (se non il più grosso) e scavare una frattura con Cupertino creerebbe un danno economico immenso per la società coreana.

[Via ElectronicsFeed | Foto Reuters]

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