WSJ: Apple lavora ad una "nuova tecnologia" per i video su TV

Secondo il Wall Street Journal, tra le sfide che attendono il nuovo CEO di Apple c'è quella della nuova tecnologia per portare il video su TV. E' mistero, ma neppure troppo, cosa questo voglia significare.
Secondo il Wall Street Journal, tra le sfide che attendono il nuovo CEO di Apple c'è quella della nuova tecnologia per portare il video su TV. E' mistero, ma neppure troppo, cosa questo voglia significare.


In un interessante articolo sulle sfide che Cook, in qualità di nuovo CEO Apple, si troverà ad affrontare, il Wall Street Journal parla esplicitamente di una “nuova tecnologia per portare il video in televisione,” salvo poi nicchiare sui dettagli della faccenda. E il pensiero, manco a dirlo, torna alla famosa HDTV reinventata da Cupertino di cui si vocifera da anni.

Non è semplicemente un’indiscrezione; secondo il prestigioso quotidiano, è una delle questioni che Cook dovrà dirimere:

Una sfida immediata per il Sig. Cook sarà quella di portare avanti i piani di Apple su una delle chiavi di volta della crescita, ovvero il video digitale. Apple è al lavoro su di una nuova tecnologia per portare i video alle televisione e, secondo le persone vicine ai fatti, è da tempo che discute se tentare di lanciare un servizio di abbonamento TV. Diversamente da iPod e musica, dove Apple è in posizione di vantaggio, la battaglia per il controllo del video online resta tutta da vedere per via della feroce concorrenza sul mercato.

Come già detto, l’autore lesina -volutamente?- sui particolari, e poco si può inferire se non l’ovvia conclusione che non si parla di AirPlay ma di una tecnologia totalmente differente. E’ già dal lontano 2009, poco dopo l’acquisizione di Lala, che qualcuno parlava del progetto di Cupertino di creare una sorta di pacchetto TV in abbonamento con “il meglio della televisione”; tuttavia, dopo un iniziale interessamento di CBS e Disney, il tutto si è risolto in un nulla di fatto, principalmente per lo scarso coinvolgimento ostentato dalle media company. Una refrattarietà oramai piuttosto cristallizzata che, tra bassi margini e competitività mortale, ha tenuto lontano la mela del settore. Almeno fin ad oggi.

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