Windows Vista bandito dal NIST

Sembra proprio che negli Stati uniti qualcosa si stia smuovendo: InformationWeek, il famoso giornale online di elettronica e software, è venuto in possesso di un’agenzia nella quale viene reso noto un incontro, che avverrà il prossimo 10 aprile a Gaithersburg nel Maryland, nel quale si riuniranno tutti i responsabili e collaboratori dell’ambito tecnologico del NIST (National Institute of Standards and Technology) per discutere sulla possibilità di utilizzo di un sistema operativo differente da Windows Vista.

In particolare uno degli incontri cui presenzieranno è chiamato “Windows Vista Security” e, tra i punti focali della discussione, sarà all’ordine del giorno “l’esclusione di questo sistema operativo dai networks NIST”, secondo quanto riportato nell’articolo. La notizia va ad aggiungersi a quella dell’abbandono del sistema operativo made in Redmond, di Office 2007 nonché di Internet Explorer 7 da parte del U.S. Department of Transportation e del Federal Aviation Administration, il quale sembrerebbe propenso ad affidarsi alle nuove applicazioni online per l’ufficio di Google e all’utilizzo di Linux.

Si consideri che il NIST muove un “mondo” tecnologico composto da 2.800 addetti ai lavori tra scienziati, ingegneri e tecnici del settore informatico e un budget che gravita intorno ad 1miliardo di dollari.

Uno dei giganti ha fatto un piccolo passo in avanti ma quando avverrà, secondo voi, una migrazione più consistente anche di altri colossi economici?

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