UE contro Apple: tra richieste e minacce di ritiro dal mercato


I rapporti tra Apple e l’Unione Europea sono probabilmente al minimo storico, e al centro del mirino due problemi, quello del volume massimo generato dai dispositivi di Cupertino e quella scomoda questione degli iPhone esplosi.

Le parole del commissario UE per la tutela dei consumatori, Meglena Kuneva, sono affilate come lame di rasoi:


Non ho bisogno dell’avallo di Apple per bloccare l’entrata dei loro prodotti nei paesi dell’Unione. Se le merci si dimostreranno pericolose, le ritireremo dal mercato.

Al momento, fa sapere la Kuneva, sono in corso approfondite indagini in diversi paesi, ma la direzione intrapresa è chiara. Se un qualunque governo, ad esempio quello francese che ha preso particolarmente a cuore la faccenda, dovesse dichiarare non sicuro l’iPhone, l’ordine di ritiro dal mercato sarebbe pressoché immediato. Dal canto suo, sebbene non siano ancora giunti comunicati ufficiali in risposta al commissario, Apple nega la responsabilità sulle esplosioni, ma sembra chiaro che l’ultima parola spetta alle autorità europee.

Giro di vite anche sui livelli del volume di iPhone e tutte le linee iPod. Con un provvedimento volto a tutelare i consumatori europei, la UE ha stabilito che il valore massimo possibile debba essere di 80 decibel, contro i 115-125 decibel riscontrabili nella maggior parte dei lettori multimediali anche di terze parti. Ciò non significa che non sarà possibile disattivare o eludere questo limite (e senza ricorrere a trucchetti), ma soltanto che di default i produttori dovranno preimpostarlo. Insomma, più che di una restrizione vera e propria, parliamo di un buon consiglio.

Meglena Kuneva afferma che una grossa percentuale di utenti di lettori MP3, dal 5% al 10%, rischia danni permanenti all’udito se ascolta musica ad alto volume per un’ora al giorno per 5 anni, e che quando i danni diventano evidenti, è già troppo tardi. Considerando che da 50 a 100 milioni di persone potrebbero utilizzare i propri lettori multimediali con cadenza giornaliera, forse questo provvedimento non appare affatto superfluo.

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