Relay Privato: Apple ribadisce che iOS 15.2 non ne ha compromesso il funzionamento

L'azienda di Cupertino mette a tacere le polemiche su Relay Privato sorte dopo una segnalazione, rivelatasi poi errata, di un noto operatore.
L'azienda di Cupertino mette a tacere le polemiche su Relay Privato sorte dopo una segnalazione, rivelatasi poi errata, di un noto operatore.

Apple ha da poco rilasciato iOS e iPadOS 15.2.1, aggiornamenti che risolvono diversi bug (di cui uno riguardante HomeKit) e migliorano le prestazioni generali dei due sistemi operativi. L’azienda di Cupertino ha colto l’occasione anche per chiarire una questione sollevata da T-Mobile riguardante Relay Privato e iOS 15.2.

Secondo il noto operatore  tedesco (ma attivo anche in altri paesi, come Stati Uniti e Regno Unito), con iOS 15.2 il colosso californiano avrebbe automaticamente disattivato la sopracitata funzione di iCloud, agendo però all’insaputa degli utenti.

Disponibile solo sottoscrivendo l’abbonamento iCloud+, il relay privato “maschera l’indirizzo IP e l’attività di navigazione di Safari ai provider di rete e ai siti web”.

iCloud Relay Privato

Ebbene, stando ad un portavoce di Apple raggiunto da MacRumors, iOS 15.2 non ha assolutamente introdotto un bug in grado di disabilitare la feature iCloud Private Relay.

Abbiamo lanciato Relay Privato in versione beta ed è disponibile nella maggior parte dei paesi del mondo. Nessun operatore partner ha impedito ai propri utenti di sfruttare questa funzione.

Non sono state apportate modifiche ad iCloud Private Relay in iOS 15.2 che avrebbero disattivato tale funzione. Invitiamo gli utenti a controllare le loro impostazioni per controllare se la funzione è abilitata sul proprio dispositivo o per un network specifico.

Dopo la precisazione di Apple, T-Mobile ha rivisto la sua dichiarazione iniziale ammettendo che iOS 15.2 non ha ostacolato in alcun modo il corretto funzionamento di Relay Privato.

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