Memorie solide: in arrivo le nuove generazioni


C’è fermento nel mercato delle memorie SSD, i moduli di archiviazione dati a stato solido che equipaggiano già tutti gli iPod (tranne il Classic), iPhone e il MacBook Air.

Toshiba, storico fornitore di Apple, ha annunciato nuovi moduli da 32Gb, costituiti da 8 chip da 4Gb che comunicano tra loro da una nuova tipologia di connessione ad alta efficienza: i prezzi sono ancora elevati (una 30% in più rispetto ai modelli attuali), ma gli alti volumi di Apple potrebbero far rapidamente scendere le quotazioni.

Micron, altro noto produttore di semiconduttori, è più orientato verso gli hard disk basati su memorie solide: dei giorni scorsi è l’annuncio di dischi NAND SLC con prestazioni davvero elevate. Si parla di velocità nell’ordine 250Mb/sec, sia in lettura che in scrittura, per tagli tra i 16Gb e i 128Gb.
Come nel caso precedente, anche qui lo scoglio maggiore è rappresentato dal prezzo: i dischi solidi con tecnologia SLC costano oltre il 50% in più dei modelli con tecnologia MLC, come il disco che già equipaggia il MacBook Air.

La tecnologia NAND, che ormai tutti vedono come il futuro dell’archiviazione, è ancora molto giovane e la sua evoluzione in costante accelerazione: in molti vi vedono l’ennesima applicazione della famosa legge di Moore, o quantomeno di una sua derivata.

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