iPhone, una parte dei componenti sono italiani

Una delle componenti chiavi dei dispositivi iOS è prodotto da una società italiana. Ecco chi è cosa fa.
Una delle componenti chiavi dei dispositivi iOS è prodotto da una società italiana. Ecco chi è cosa fa.

ChinaFile ha pubblicato nelle scorse ore un’aggiornatissima mappa interattiva che mostra tutti i fornitori Apple a livello mondiale, raccolti ed evidenziati in base all’importanza e alla loro posizione nel mondo. Scopriamo così che l’Italia ha un ruolo piccolo ma fondamentale nella costruzione di iPhone, iPad ed iPod touch.

Partendo da dati assolutamente affidabili -visto che provengono dalla Supplier Responsibility Progress Report di gennaio- David Barreda di ChinaFile ha creato una mappa interattiva che potete ammirare in full-screen a questa pagina e che raccoglie tutti i partner di Cupertino. Si tratta di centinaia di società altamente tecnologiche sparse ai quattro angoli del globo che si occupano della “fornitura di materiali grezzi, dei componenti e dell’assemblaggio finale per Apple.”

Ciò che balza all’occhio non sorprende affatto. La maggior parte delle aziende sono tutte localizzate in Asia. Su un totale di 748 nomi, infatti, ben 331 sono ubicati esattamente in Cina e più di 600 risultano sparsi per il resto del continente. Eppure, basta zoomare un po’ sullo Stivale per accorgersi che anche noi, tuttosommato, contribuiamo un po’.

Nei pressi di Monza e a Catania troviamo infatti la STMicroelectronics, una società italo-francese con sede a Ginevra e specializzata nella creazione di componenti elettronici a semiconduttore. Attualmente è uno dei produttori più importanti al mondo di componenti elettronici destinati all’elettronica di consumo, al mercato automobilistico, alle periferiche per computer, alla telefonia cellulare e al settore “industriale.” E a loro si devono non solo il transponder del Telepass, ma anche i sensori di movimento presenti in iPad e iPhone, oltreché nei Wiimote e nei Move di Sony PlayStation.

Nel 2011, STMicroelectronics figurava tra i 10 principali fornitori mondiali di tecnologie MEMS assieme a Texas Instruments, Bosch e Panasonic (per nominare i più noti), e più di metà del suo intero giro d’affari derivava dalle necessità di Apple. Parlando della faccenda, un analista di IHS ha dichiarato:

Il suo successo deriva da alcune scommesse iniziali che sono state ripagate […] come gli investimenti nel giroscopio a tre assi e nell’altra componentistica che poi è finita su iPhone 4 e nel controller Move della PlayStation.

Ma il successo è arrivato anche per la “volontà della società di cooperare con gli altri produttori MEMS per accorciare i tempi di arrivo sul mercato, invece di fare tutto da soli.” Una flessibilità che deve essere particolarmente piaciuta a Cupertino, visto che consente di raggiungere un risultati eccellenti nel miglior tempo possibile.

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