Il datacenter in Oregon sta per diventare realtà

Va avanti il progetto che vede Apple coinvolta nella costruzione d'un nuovo datacenter in Oregon. Mercoledì sono stati depositati gli incartamenti presso le autorità locali.
Va avanti il progetto che vede Apple coinvolta nella costruzione d'un nuovo datacenter in Oregon. Mercoledì sono stati depositati gli incartamenti presso le autorità locali.

Il ciclopico datacenter Apple di Prineville, nell’Oregon, sta per tramutarsi in realtà. Costituirà un investimento di ben 250 milioni di dollari e raggiungerà un’estensione di 46.500 metri quadri.

Le indiscrezioni sono giunte attraverso la documentazione fornita da Cupertino alle autorità locali, che quindi è di pubblica consultazione. Ma la notizia l’ha fornita per primo The Associated Press, che scrive:

Il piano mostra due strutture da ben 500.000 piedi quadri, descritte come “sale dati,” riportava il Bend Bulletin mercoledì. Il piano non spiega quando Apple potrebbe dare inizio ai lavori.
“Le tempistiche non sono affatto chiare al momento” ha spiegato il senior planner di Prineville Joshua Smith.
E sempre mercoledì, il portavoce della società Kristin Huguet ha fatto riferimento alle precedenti dichiarazioni della società riguardo lo sviluppo, secondo cui “ci saranno dozzune di assunzioni e centinaia di lavori di costruzione nell’area.” Tuttavia neppure lei si è lasciata andare ad una eventuale tabella di marcia.

Per velocizzare ulteriormente i lavori, Apple si è perfino accollata temporaneamente i costi dell’espansione nell’approvvigionamento idrico della città, basato sullo sfruttamento d’un nuovo corso d’acqua sotterraneo. I pozzi di test verranno presto convertiti in impianti produttivi a tutti gli effetti, e l’investimento verrà risarciti nel tempo dalla comunità.

Il nuovo datacenter servirà non soltanto per mantenere in efficienza i servizi attualmente offerti da Apple in virtù del numero crescente di clienti, ma anche per fornirne di nuovi. Per esempio, l’infrastruttura potrebbe affiancarsi alle prossime Apple TV, capaci –secondo i rumors– di trasformarsi in tv on demand e registratori on the Cloud.

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