Apple SIM anche in Italia: il roaming non è mai stato tanto facile

Apple SIM, la Sim con mela sopra, sbarca ufficialmente anche in Italia: d'ora in avanti non sarà necessario cambiare continuamente SIM in base al paese in cui vi trovate. I costi, però, sono tutt'altro che convenienti.
Apple SIM, la Sim con mela sopra, sbarca ufficialmente anche in Italia: d'ora in avanti non sarà necessario cambiare continuamente SIM in base al paese in cui vi trovate. I costi, però, sono tutt'altro che convenienti.

Apple SIM, la Sim con mela sopra, sbarca ufficialmente anche in Italia: d’ora in avanti non sarà necessario cambiare continuamente SIM in base al paese in cui vi trovate per navigare con iPad. I costi, però, sono tutt’altro che convenienti.

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Grazie all’accordo con GigSky, Apple SIM arriva ufficialmente in 90 paesi del mondo, compreso il nostro. In virtù di questa novità, anche noi italiani possiamo infilare la SIM Apple in un iPad Air 2 o in un iPad Mini 3 WiFi + Cellular, e navigare su Internet nel mondo senza preoccuparci di roaming, abbonamenti, costi nascosti e altre seccature.

L’utente può così scegliere di volta in volta se attivare un piano dati con AT&T, Sprint o T-Mobile negli Stati Uniti oppure con l’operatore EE nel Regno Unito, a seconda delle tariffe più convenienti al momento e della copertura della rete cellulare, operando la scelta direttamente da iOS. È tutto estremamente intuitivo, e la fatturazione passa per iTunes Store.

Le tariffe sono visibili sul sito di GigSky ma onestamente ci sembrano tutt’altro che entusiasmanti; i gestori Europei offrono pacchetti molto più convenienti: ad esempio, Vodafone offre 1 Gb di traffico al giorno a 5 euro da consumare entro 24 ore in molti paesi dell’Unione Europa tra cui la Germania, laddove GigSky chiede 10€ per 75 MB da consumare in 3 giorni. Roba che chi scrive li consumerebbe in 3 minuti.

In paesi più remoti, invece, conviene comprare una SIM locale perché i costi sono sempre nettamente migliori, e fidatevi di noi, sappiamo quel che diciamo; in Sri Lanka, per esempio, o negli USA. Considerate inoltre che i gestori dei paesi ad elevato e consolidato afflusso turistico (Thailandia, Malesia, USA e così via) dispongono di SIM prepagate fatte apposta per i turisti, spesso offerte direttamente in aeroporto.

Il valore aggiunto della SIM Apple non sta nel risparmio, che non c’è, ma piuttosto nella praticità di non dover perdere tempo ogni volta a sottoscrivere abbonamenti, cambiare valuta, fotocopiare passaporti, cercare graffette per aprire l’iPad e via discorrendo. L’idea è oggettivamente buona, ma per ora ci sembra poco conveniente.

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