Seagate: le memorie SSD non possono ancora sostituire gli hard disk

Steve Luczo, CEO di Seagate, spiega perché le memorie SSD non sono ancora in grado di sostituire i tradizionali dischi fissi. Almeno per ora.
Steve Luczo, CEO di Seagate, spiega perché le memorie SSD non sono ancora in grado di sostituire i tradizionali dischi fissi. Almeno per ora.

Steve Luczo, CEO di Seagate, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Forbes in cui analizza l’industria delle memorie partendo dal mercato attuale per cercare di anticiparne i prossimi sviluppi.

Parlando delle memorie SSD, Luczo ha dichiarato che queste non sono in grado di rimpiazzare i dischi fissi magnetici. A giustificare quest’affermazione, il CEO di Seagate porta un semplice quanto indiscutibile dato di fatto: il sorpasso delle memorie flash non è possibile perché semplicemente non se ne producono abbastanza.

Attualmente, la produzione mondiale di memorie a stato solido si attesta intorno ai 100 exabyte (1024 petabyte) annuali. La sola Seagate produce nello stesso periodo memorie per quattro volte la quantità di storage dichiarata.

Va sottolineato che il mercato delle SSD è stato rallentato dal sisma che ha colpito il Giappone lo scorso anno. Dati alla mano, è dunque improbabile pensare ad un pensionamento dei dischi fissi nel breve termine. Ciò non toglie che nel giro di un paio d’anni la situazione possa capovolgersi completamente con l’arrivo di memorie con maggiori capacità e prezzi inferiori.

A dare una spinta decisiva al settore delle memorie flash potrebbe essere proprio Apple che da diversi anni utilizza con successo le SSD sui MacBook Air e che probabilmente adotterà la stessa soluzione per i MacBook Pro già quest’anno. I motivi per anticipare i tempi ci sono tutti: basta provare OS X con memorie flash per accorgersi che l’esperienza utente è su un altro pianeta.

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