iOS 7: un nuovo bug permette di chiamare qualsiasi numero dal lockscreen

Nuovo bug per iOS 7: è possibile chiamare un numero qualsiasi dalla schermata d'emergenza del lockscreen.
Nuovo bug per iOS 7: è possibile chiamare un numero qualsiasi dalla schermata d'emergenza del lockscreen.

Ancora bug per iOS 7, e ancora una volta il lockscreen colpito. Dopo aver visto com’è possibile avere accesso a elementi del telefono come email e foto, in queste ore è finito online un video in cui si effettua una chiamata a un numero non di emergenza, da quella che dovrebbe essere invece la schermata dedicata ai numeri utili del lockscreen.

Grazie al bug, oltre al classico 911 americano sarebbe dunque possibile chiamare qualsiasi numero, anche internazionale e anche a pagamento, come linee per adulti e linee di supporto a pagamento. Per riprodurre il bug, basterebbe inserire nella schermata delle chiamate d’emergenza il numero che si vuole chiamare, andando poi a premere velocemente più volte il tasto di chiamata. A questo punto, il telefono praticamente va in crash, mostrando il simbolo della mela morsicata di Apple ma effettuando allo stesso tempo la telefonata, come dimostra il video che vedete qui sopra.

Per il nuovo bug scoperto Karam Daoud, ventisettenne di Ramallah, non ci sarebbe al momento neanche un workaround per proteggersi da un possibile malintenzionato che entrato in possesso del nostro telefono si metta a fare chiamate costose. Insieme al precedente bug, inoltre, non è escluso che il cattivone di turno possa vedere la lista dei contatti del possessore del telefono, passando poi a chiamare un contatto col nuovo bug.

Il bug funziona secondo Daud su tutti i dispositivi che hanno installato iOS 7, anche se sembra che per mandare il telefono in crash bisogni premere molto velocemente sul tasto di chiamata, al punto che io per esempio non sono riuscito a riprodurlo sul mio iPhone 4s. Apple ha già fatto sapere di essere al lavoro per risolvere il problema, per poi pubblicare il fix con il prossimo aggiornamento.

Via | Arstechnica.com

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